Il Pd: “Errore grave. Il sindaco rimuova l’attuale presidente”

Davanti allo scontro tra Amsc e Casorate, i democratici gallaratesi contestano la condotta di Caianiello: "Assurdo non contestare subito: si sarebbe evitato il possibile pignoramento"

Riceviamo e pubblichiamo la nota del segretario del Pd gallaratese Giovanni Pignataro in merito alle scelte fatte da Amsc nella vertenza che oppone l’azienda al Comune di Casorate Sempione.

Il Partito Democratico legge con estrema preoccupazione le notizie riportate dalla stampa circa l’esecuzione di pignoramento dei conti correnti di AMSC annunciata dal Comune di Casorate Sempione.

 
Se questa notizia fosse confermata, infatti, quel patrimonio di tutti i Gallaratesi che è AMSC sarebbe esposto a gravissime conseguenze non potendo disporre della liquidità presente sui propri conti correnti. In ogni caso, poi, se i conti di AMSC non fossero sufficienti a soddisfare il credito di Casorate, quest’ultimo potrebbe sottoporre a pignoramento i beni dell’azienda con evidente gravissimo danno anche in termini di immagine.
 
L’assurda situazione di cui sopra sarebbe conseguenza del fatto che a seguito di notifica di decreto ingiuntivo e di precetto, contro quest’ultimo atto AMSC non avrebbe proposto opposizione. Allo stato poi sembrerebbe che AMSC non abbia ancora proposto opposizione contro il decreto ingiuntivo.
A dispetto delle dichiarazioni del presidente Caianiello che, dopo avere ammessi come dovuti gli € 400.000 del decreto ingiuntivo, ha vantato l’esistenza di un credito da opporre in compensazione al Comune di Casorate, AMSC non sembra avere assunto iniziative giudiziarie a propria tutela, esponendosi ad esecuzione.
A spiegazione di detto assurdo comportamento possono profilarsi soltanto due ipotesi: o AMSC non è in grado di fornire prova dei propri crediti (1), oppure, si è “dimenticata” di tutelarsi e di proporre opposizione al precetto chiedendo la sospensione del titolo esecutivo (2). Entrambe le ipotesi delineerebbero gravissime responsabilità gestionali che porterebbero alla rimozione del presidente in qualunque società, tanto più di una società gravata di debiti come la nostra A.M.S.C. e gestita in modo del tutto inefficiente da anni.
Davanti all’evidenza di un’ingiustificabile inerzia da parte dei vertici di A.M.S.C. susseguente la notifica di un atto giudiziario immediatamente esecutivo, che indurrebbe a tutelarsi qualsiasi padre di famiglia, leggere le affermazioni del presidente circa il valore elettoralistico delle iniziative giudiziarie lascia senza parole e induce a ribattere –come battuta- che, forse, lo stesso Caianiello negli ultimi mesi è stato eccessivamente distratto dalle prossime elezioni, trascurando una società già piena di problemi.
 
Il P.D. in tempi non sospetti (nel mese di dicembre 2009), a causa della mancanza di trasparenza, efficienza e sostenibilità economica della gestione di AMSC, ha chiesto la rimozione dell’attuale presidente Caianiello, depositando una mozione in consiglio comunale che chiedeva al Sindaco la proposizione di azione nei confronti degli amministratori. A distanza di 4 mesi il Consiglio Comunale non ha mai incredibilmente affrontato l’argomento.
 
Chiediamo pertanto che al primo Consiglio Comunale utile con precedenza rispetto a qualsiasi argomento all’ordine del giorno sia discussa e votata la mozione presentata dal P.D.
 
Chiediamo che il Sindaco pensi ai problemi della città assumendosi le proprie responsabilità quale socio di maggioranza di AMSC e provvedendo immediatamente alla rimozione dell’attuale presidente.
 
Chiediamo infine che il Sindaco informi tutti i cittadini delle reali condizioni dell’azienda e delle iniziative che intende porre in essere per il suo rilancio anche in termini di immagine.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Marzo 2010
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