La figura di Maria si fa spettacolo teatrale
Il santuario di Santa Maria in piazza diventerà teatro di una rappresentazione dedicata alla donna più importante della storia cristiana a pochi giorni dalla Pasqua
E’ l’incipit della lauda duecentesca “Pianto della Madonna” di Iacopone da Todi, “Donna del Paradiso, lo tuo figliolo è priso”, a dare il titolo alla sacra rappresentazione sulla vita della Beata Vergine Maria che il teatro Sociale di Busto Arsizio e l’associazione culturale “Educarte” propongono, in collaborazione con la Parrocchia prepositurale di san Giovanni Battista, in occasione della Pasqua 2010 e nell’ambito della stagione cittadina “BA Teatro”.
Palcoscenico dello spettacolo, programmato per le 21.00 di mercoledì 31 marzo, sarà il santuario di santa Maria di piazza in Busto Arsizio, piccolo gioiello rinascimentale, di impianto bramantesco, che al suo interno accoglie opere di Gaudenzio Ferrari e Bernardino Luini.
Sul palco saliranno gli attori della compagnia stabile di piazza Plebiscito, con gli allievi del secondo corso di “Officina della creatività” e i ballerini della “Star Dance” di Turbigo. Le musiche, eseguite dal vivo, saranno a cura della cantante Tina Mancuso e dell’organista Marco Carraro.
L’appuntamento, su testo e per la regia di Delia Cajelli, prende spunto da alcune delle più importanti opere, appartenenti alla letteratura sacra e non, che hanno tratteggiato la figura di Maria di Nazareth: dai Vangeli di Luca, Giovanni e Matteo all’intenso dramma teatrale “Annuncio a Maria” di Paul Claudel, da una selezione di poesie mariane scritte da Giovanni Pascoli, Giuseppe Ungaretti e Karol Wojtyla al recente libro “In nome della Madre” di Erri De Luca, senza dimenticare la bellissima “Preghiera di san Bernardino alla Vergine”, con cui Dante Alighieri apre il canto trentatreesimo del “Paradiso”. La giovinezza nell’ebraica Galilea, l’annunciazione da parte dell’arcangelo Gabriele, il chiacchiericcio corrosivo della gente che parla d’adulterio, il matrimonio con Giuseppe, il viaggio fino a Betlemme, la nascita di Gesù in una stalla sono solo alcuni dei quadri scenici che compongono “Donna del Paradiso, lo tuo figliolo è priso”. Ne emerge il ritratto di una donna, dal destino speciale: umana nella sua quotidianità, nella dimensione di sposa e madre amorevole, ma miracolo vivente della verginità che si fa carne.
Maria di Nazareth è, per usare le parole di Erri De Luca, un’«operaia della divinità», che porta in grembo, senza seme, un figlio che è suo, ma che è anche di Dio. Un figlio dal destino già segnato in partenza, condannato a morire in croce, tra le lacrime della madre, come racconta Iacopone da Todi: «Figlio bianco e vermiglio, figlio senza simiglio, figlio, e a ccui m’apiglio? Figlio, pur m’ài lassato! Figlio bianco e biondo, figlio volto iocondo, figlio, perché t’à el mondo, figlio, cusì sprezzato? Figlio dolc’e placente, figlio de la dolente, figlio àte la gente mala mente trattato».
L’ingresso alla sacra rappresentazione è libero e gratuito. Per informazioni è possibile contattare la segreteria del teatro Sociale di Busto Arsizio al numero 0331.679000 o visitare il sito internet www.teatrosociale.it.
INFORMAZIONI PRATICHE
Mercoledì 31 marzo 2010 – ore 21.00
«Donna del Paradiso, lo tuo figliolo è priso» con gli Attori del teatro Sociale e con la partecipazione della Star Dance di Turbigo e degli allievi del II corso di Officina della creatività adattamento scenico e regia di Delia Cajelli musiche dal vivo a cura di Marco Carraro (organo) e Tina Mancuso (voce solista) produzione: associazione culturale Educarte-Teatro Sociale sacra rappresentazione. Ingresso: libero e gratuito
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