Lambro, la Regione stanzia 20 milioni
Il lavoro dei 150 volontari che nel weekend sono stati sulle sponde del fiume. Le speranze per riportare il corso d'acqua come prima
Regione Lombardia ha già deciso un primo stanziamento di 20 milioni di euro per il recupero del fiume Lambro, tragicamente colpito da un ingente sversamento di petrolio. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che, questa mattina, ha voluto
salutare e ringraziare di persona i 150 volontari delle Guardie ecologiche che stanno lavorando lungo l’asta del fiume per migliorarvi l’accessibilità e monitorare il livello di inquinamento delle acque.
"Abbiamo deciso un primo stanziamento di 20 milioni di euro per un nuovo patto di fiume – ha spiegato Formigoni – che spenderemo secondo un accordo che sarà sottoscritto a breve con tutti i
comuni che si affacciano sul Lambro". Formigoni ha anche ricordato come "Regione Lombardia abbia già stanziato 150 milioni di euro per il recupero del fiume che hanno anche favorito il ritorno dei pesci". "Nel tratto più a nord – ha ricordato il presidente – ci sono infatti anche i salmonidi, una specie pregiata che ha bisogno di ossigeno; questo significa che le condizioni dell’acqua sono molto buone proprio grazie al lavoro fatto in questi anni. Questo attentato alla salute del nostro fiume, all’integrità del nostro territorio, ha rimesso però le cose in gioco".
Formigoni si è poi intrattenuto con i volontari che ha voluto salutare uno per uno: "questa è una splendida iniziativa che abbiamo organizzato con le nostre guardie ecologiche, una serie
di gruppi di volontari che conta oltre 2.500 persone. Questa mattina sono in azione 150 volontari fra uomini e donne specializzati nel disboscamento delle rive e nell’analisi dello stato delle acque per monitorare la situazione della fauna ittica". E’ un grazie sincero quello che Formigoni ha rivolto ad
uno corpo così speciale e importante sempre pronto ad intervenire in tempi rapidissimi. E per questo ha anche ricordato di aver loro consegnato la bandiera del Corpo delle Guardie ecologiche lo scorso mese di novembre, in occasione del raduno delle Gev.
"Il Lambro certamente non è morto – ha sottolineato Formigoni -. Da qui al 2015 il nostro obiettivo è quello di riportarlo a quelle condizioni di fiume azzurro per le quali era conosciuto dai nostri avi e dai nostri nonni. E’ un’opera che facevamo da diversi anni, ora dobbiamo rifarla nel tratto colpito dall’onda nera".
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