Laura Prati porta in Regione l’attenzione alle donne
In lista per il Pd, la vicesindaco viene da una lunga esperienza amministrativa locale: dagli asili nido alla legge contro la violenza, una candidatura che rappresenti le donne
Una donna in Regione: perché no? È una domanda dalla risposta tutt’altro che scontata, quella scelta come slogan da Laura Prati, candidata del Pd alle elezioni regionali. La risposta non è scontata perché ci deve essere se nel consiglio uscente sedevano solo 13 donne su 80 consiglieri. Per questo al
centro delle attenzioni la Prati – quarantasette anni, sposata e madre di due figli – ha messo proprio il tema della promozione della donna, con l’attenzione alla conciliazione tra lavoro e famiglia, ma anche alla piena partecipazione alla vita sociale e politica. «Vorrei portare in Regione la mia esperienza di amministratrice, costruire anche in Regione percorsi simili a quelli fatti a Cardano al Campo».
Nel Comune vicino a Malpensa la Prati è vicesindaco con delega alla cultura e alle pari opportunità, negli anni ha promosso e seguito tanti progetti che aiutano le donne e le famiglie: asili nido e scuole materne, spazi per i bambini durante le vacanze e altri servizi. «La Regione non sempre sostiene i progetti: a Cardano abbiamo aumentato da 40 a 60 i posti dell’asilo, con un notevole investimento, ma i fondi sono rimasti uguali. E ci sono Comuni che hanno gli stessi problemi ma ancora meno fondi». Accanto all’impegno sul welfare e le politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro, la Prati punta anche a rilanciare l’impegno della Regione contro la violenza alle donne, battendosi per una legge sul tema («le precedenti proposte sono state dimenticate») e per la tutela dei centri di assistenza per le donne che subiscono violenza, che in mancanza di fondi specifici vivono una costante precarietà: in provincia ce ne sono due, uno a Varese e uno appunto a Cardano, sostenuto anche grazie all’impegno delle realtà associative. Nel 2003 fece della difesa dei consultori pubblici una delle sue battaglie, combattendola fino alla fine, vittoriosamente. «La scarsa presenza delle donne in politica, anche in Lombardia, si traduce in una povertà di servizi e politiche a favore delle donne» sintetizza: per questo vuole sostenere una riforma che aggiunga alla buona legge elettorale regionale (che grazie alle preferenze permette di scegliere chi votare) anche le quote rosa. Oltre alle politiche per le donne e le pari opportunità, promette attenzione ai problemi dei trasporti ferroviari e dei collegamenti locali, considerati necessari e ancora insufficienti in zone densamente abitate come il varesotto o l’alto milanese.
Insieme a Beatrice Bova, Laura Prati rappresenta le donne nella lista del Pd: due su sei candidati, una buona percentuale («ma avremmo voluto il 50%»). Un segnale positivo anche perché tra i democratici le candidature
non sono state calate dall’alto, ma indicate dai circoli: la Prati ha incassato il sostegno di oltre venti sezioni, undici delle quali del gallaratese, il territorio che punta a rappresentare nella ben equilibrata squadra del Pd. A sostenerla nella corsa, anche il sindaco di Cardano Mario Aspesi (nella foto): «Sono orgoglioso di sostenere questa candidatura: Laura è una persona preparata e determinata. È una donna vera, che vive a fondo il suo impegno, ma non ha mai rinunciato ad essere mamma e moglie». Sostenuta dai circoli del gallaratese, Laura Prati darà il via ufficialmente alla campagna elettorale venerdì 5 marzo, con una serata alla Sala Pertini (il Cubo), alle 21, promossa in collaborazione con il Circolo Arci “Enrico Berlinguer”, cui è particolarmente legata.
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