Precari non rinnovati, a rischio i servizi della Provincia
I sindacati lanciano l'allarme: a primavera resteranno a casa ottanta precari dell'ente, in estate oltre cento dell'agenzia formativa
Scompaiono i posti di lavoro, i lavoratori hanno bisogno ma i centri per l’impiego e quelli della formazione professionale rischiano di vedere ridotto al lumicino il personale. Sembra un paradosso, invece potrebbe essere uno degli effetti visibili del mancato rinnovo dei contratti di lavoro dei precari dell’ente Provincia: una scelta che mette in difficoltà quasi un centinaio di lavoratori, ma che secondo i sindacati rischia di avere effetti devastanti anche per i servizi che Villa Recalcati eroga a favore dei cittadini e delle imprese. «L’assemblea dei lavoratori ha proclamato con un voto unanime oggi (22 marzo ndr) lo stato di agitazione» spiega Michele Gaglione, segretario della Cisl Fps (Funzione pubblica), intervenuto insieme ai segretari della Uil Fpl Daniele Ballabio e della Cgil Fp Raffaella Bonetto.
Sono una novantina i precari che vedranno terminare il loro rapporto di lavoro entro due mesi: un primo gruppo lascerà la Provincia il 30 marzo, gli altri il 30 maggio. Alla scelta di non rinnovare i contratti si è aggiunta poi la decisione di non procedere con i concorsi ordinari: «all’ultima trattativa l’assessore Fausto Brunella ci ha comunicato che la pratica dei concorsi era stata avocata dal presidente Dario Galli» spiega Raffaella Bonetto. E questo nonostante pochi giorni prima una delibera di giunta avesse indicato nella nuova pianta organica la presenza dei lavoratori interessati: sarebbero 103 i posti vacanti senza di loro, figure per i settori di geologia, di archeologia, di ingegneria, ambientale, ma anche operai e agenti della polizia provinciale. Ma i concorsi non sono stati banditi o sono stati congelati e ora la prospettiva è che in diversi settori si arrivi ad un sovraccarico, con il rischio di disagi anche per chi usufruisce dei servizi: i centri per l’impiego, ad esempio, vedrebbero una riduzione molto significativa. «E ai precari dell’ente si aggiungono quelli dell’agenzia formativa, che sono oltre centocinquanta (equivalenti a cento figure a tempo pieno)» continua la Bonetto. La formazione professionale ne uscirebbe fortemente ridimensionata: «Per dare l’idea degli effetti, basti pensare che per 55 classi ci sono solo 37 docenti di ruolo».
La questione, dunque, non riguarda solo i precari, ma anche gli altri dipendenti e gli utenti dei servizi. «Se il problema è economico – continuano i sindacalisti – si dovrebbe affrontare dal punto di vista economico, tenendo conto di tutti i costi», compresi quelli dei dirigenti. «Se il problema invece è di organico, non si capisce perché la stessa giunta abbia indicato la presenza di quelle figure nella pianta dell’organico». I sindacati lanciano dunque un allarme che riguarda tutti: quei lavoratori servono eccome e i tempi sono ormai ridotti al lumicino, se anche si indicessero concorsi, sarebbe impossibile sostituire le figure già dalla primavera. Per questo i confederali invieranno anche una lettera aperta a tutte le forze politiche, alla cittadinanza e alle associazioni di categoria. Venerdì 26, al mattino, e lunedì 29, al pomeriggio, sono previsti due presìdi davanti a Villa Recalcati.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.