Spiraglio per la Luigi Tosi, si fa avanti un imprenditore
L'azienda era fallita ad ottobre dell'anno scorso. Il proprietario di una tintoria di Vanzaghello sarebbe interessato all'affitto del ramo d'azienda. La Filctem Cgil cauta: «Se non ci chiederanno deroghe se ne può parlare»
La Luigi Tosi forse non morirà. Si apre uno spiraglio, anche se è ancora presto per parlare di salvataggio dei posti di lavoro, per i 50 lavoratori dell’azienda tessile bustocca attualmente in mano ad un curatore fallimentare nominato dal tribunale dopo che la proprietà, nel novembre scorso, ha dichiarato il fallimento sotto la pressione degli operai che avevano occupato l’azienda.
Ad annunciare l’interessamento di un imprenditore è il funzionario Filctem Cgil (la nuova federazione che riunisce tessili, chimici, energia e manifatture) Ernesto Raffaele che fa il nome di Giuseppe Cucchetti, proprietario di una tintoria di Vanzaghello. Il sindacato, però, non canta vittoria e annuncia che, per il momento, l’unica certezza per i lavoratori è la decretazione della cassa integrazione per fallimento da parte del ministero: «I soldi dovrebbero arrivare a breve dall’Inps» – fa sapere il sindacalista.
Riguardo alla possibilità da parte di un imprenditore di affittare un ramo d’azienda Ernesto va con i piedi di piombo: «I sindacati vigilano su questa operazione ma per il momento la tintoria di Vanzaghello non ha ancora presentato alcun progetto al curatore fallimentare – spiega il funzionario Filtcem – se l’operazione si farà in modo chiaro e senza chiedere deroghe noi non ci metteremo di traverso. Se, invece, si vuole utilizzare un modelo molto in voga che è quello di ricattare i lavoratori abbassando i livelli o diminuendo gli stipendi allora noi diremo la nostra». L’azienda bustocca, infatti, è una delle poche in tutto il nord-ovest ad avere la termocamera per il poliestere ed è appetibile perchè ha una grossa fetta di mercato. Raffaele fa, infine, riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia comunitaria che ha già condannato l’Italia con la sentenza dell’11 giugno 2009 per non aver rispettato la direttiva europea sul mantenimento dei diritti dei lavoratori un caso di trasferimento di imprese, stabilimenti e di parti di impresa nel caso di aziende il cui stato di crisi è accertato.
Dal sindacato arrivano, infine, buone notizie per i 18 lavoratori della Magic per i quali è stata concordata una ulteriore cassa integrazione straordinaria in deroga per ulteriori 6 mesi più 2. Questo permetterà ai lavoratori in vista della pensione di potersi agganciare alla prossima "finestra" pensionistica.
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