Approvato il bilancio consuntivo
Critiche le opposizioni in particolare sull'avanzo di 7 milioni di euro, considerato eccessivo in un anno di crisi devastante. E si è tornati a parlare di Amsc
Il consiglio comunale di Gallarate ha approvato nella seduta di lunedì 19 aprile del bilancio 2009, con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario di Pd e Lega Nord (astenuto invece Quintino Magarò). Nell’aula si è riflettuto sulle scelte di bilancio e sui risultati ottenuti, ma sempre con un fantasma sullo sfondo, quello della situazione di Amsc, evocata da alcuni, tenuta fuori dal dibattito da altri in quanto non strettamente legata al bilancio dell’ente comunale.
Sul documento che riflette più di tutti la globalità delle scelte delle amministrazioni non potevano che dividersi le valutazioni delle forze politiche: per la maggioranza l’azzurro Alessandro Petrone ha rimarcato il risultato ottenuto nel rispetto degli equilibri di bilancio e del patto di stabilità: «Tenuta dei conti, partecipate e investimenti sono tre elementi centrali di questo bilancio), ha concluso il capogruppo del PdL. Critiche le opposizioni, per ragioni diverse: Cinzia Colombo (Sinistra) – ribadita la contrarietà a tante scelte di gestione, già espressa nel corso dell’anno – ha sottolineato la mancanza di scelte verso «il bilancio partecipato e il bilancio di genere, che in altri Comuni sono una realtà da tempo». Il consigliere democratico Angelo Senaldi ha fatto notare la sempre maggiore dipendenza dell’ente comunale dai trasferimenti, «a causa di una visione sempre più centralistica attuata da governo e Regione»: «il bilancio è sempre più “ingessato”». Tutte le forze di opposizione hanno invece criticato pesantemente la scelta di chiudere il 2009 con un avanzo di bilancio di quasi 7 milioni di euro, in un anno che ha visto l’apice della crisi economica ed occupazionale. «Uno schiaffo in faccia alla povera gente» secondo il leghista Antonio Trecate. Laura Floris (Socialisti) ha criticato la mancanza di investimenti sull’edilizia convenzionata e ha contestato la scelta della biblioteca a Palazzo Minoletti.
Nel dibattito riemerge poi la preoccupazione per Amsc, l’azienda partecipata che ha chiuso i bilanci del 2007 e del 2008 in perdita. «Ci accontenteremmo che chiudesse il 2009 in pareggio, non chiediamo che porti utili» ha commentato telegrafico il democratico Angelo Senaldi, tracciando la linea del Pd che si è concentrato soprattutto sulle scelte politiche, lasciando sullo sfondo la situazione delle partecipate, così come ha fatto anche la Colombo. La Lega ha lamentato ancora una volta la mancanza dei bilanci delle aziende del “gruppo” Amsc. Ma anche la maggioranza è tornata sulla situazione dell’azienda cittadina, con l’intervento di Lorenzo Ciampoli che ha tranquillizzato ricordando che è già prevista la “supercommissione” promessa dal sindaco Nicola Mucci: «Le partecipate sono una vera ossessione dell’opposizione».
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