“Dario è tra gli angeli di quel cielo che tanto amava”
Chiesa gremita di persone per l’ultimo saluto al paracadutista vittima sabato scorso si un incidente nel torinese. Presente anche una folta delegazione dell’associazione saronnese
«Gli angeli sono più vicini a Dio e Dario volava anche fisicamente nel cielo, ogni volta era come se fosse più vicino al Signore». Parole espresse dal parroco di Origgio, don Pierangelo Belloni, durante il funerale di Dario Marchetti che si è svolto mercoledì mattina nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata concezione. Una chiesa gremita di personbe, tra parenti e amici, riuniti per dare l’ultimo saluto al 33enne vittima di un incidente col paracadute sabato scorso, a Comenia, nel torinese.
Dario ha lasciato la moglie, Katia, e un figlio piccolo di due anni. Alla cerimonia era presente anche una folta delegazione degli amici paracadutisti dell’associazione saronnese, che non hanno mancato di salutare l’amico, sia fisicamente che emotivamente, con il gesto di circondare la bara al centro della chiesa per rendergli l’ultimo omaggio. Presente anche il sindaco Luca Panzeri, amico da molti anni del ragazzo.
Prima della lettura della preghiera dei paracadusti, un amico dell’associazione ha letto a nome di tutti il proprio commovente saluto a Dario: «Aveva scoperto la libertà del volo, di vedere il mondo da una prospettiva diversa, provando sensazioni che solo poche cose trasmettono – ha raccontato l’amico dal pulpito della chiesa -. Questo viveva Dario insieme a noi: non si lanciava per spavalderia o per far colpo sulla gente, non era nel suo carattere. Lo ricordiamo sempre sereno, con un sorriso per tutti, disponibile e presente a ogni manifestazione. Lavorando facendo crescere l’associazione paracadutisti, trasmettendo quei valori a cui siamo legati. Il tutto non dimenticando mai la sua famiglia, anche se per vivere la sua passione, per saltare, rubava del tempo a Katia e Andrea. La viveva intensamente ma anche coscienziosamente, senza mai esagerare. L’inspiegabile incidente accaduto lo dimostra. La sorte lo ha colpito per strapparlo ai suoi cari e ai suoi amici, per portarlo in quel cielo che tanto amava. Da lì veglierà su tutti noi con quel suo indimenticabile sorriso, soprattutto per Katia e Andrea. E da lì, ogni volta che ci lanceremo lo saluteremo anche per voi».
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