La moda italiana parla cinese
Positivi i risultati di un anno e mezzo di "sportello" a Shangai. E una cena di lavoro organizzata dal Sistema moda italia ha consolidato i rapporti con quel paese
A circa un anno e mezzo di distanza dall’apertura del desk italo cinese nell’ufficio Ice di Shangai, l’ufficio guidato dalla Project Manager cinese Lily Li, ha assistito positivamente più di 100 aziende italiane sia nel loro primo approccio con la Cina, sia come supporto alle imprese già presenti sul mercato che, anche durante la durissima crisi dell’economia mondiale, iniziata nella seconda metà del 2009 e proseguita per tutto l’anno, è continuato a crescere a ritmi sostenuti, offrendo sbocchi di mercato, seppur parziali, a molte aziende italiane.
Nel frattempo si sono anche intensificati i rapporti con la CNTAC, l’omologa federazione imprenditoriale cinese con l’organizzazione di incontri e seminari per definire regole comuni a partire, ad esempio, dalla difesa della proprietà intellettuale. Nel Marzo scorso, il confronto seminariale ha affrontato i temi del Marketing, dell’Innovazione tecnologica nella produzione, delle tematiche ambientali e di politica industriale. Il 30 Marzo, infine, una delegazione di SMI, guidata dal Vice Presidente Vicario, Paolo Bastianello, accompagnato dal Direttore Generale di SMI, Gianfranco Di Natale, e dal Direttore Generale di Milano Unica, Massimo Mosiello, ha incontrato il Vice Primo Ministro Cinese, Zhang Dejiang in occasione dell’inaugurazione di Intertextile, la più importante Manifestazione cinese afferente il mondo del tessile.
La sera precedente si è svolto un importante incontro ai massimi livelli di rappresentanza delle aziende italiane già presenti in Cina, oltre che di imprese interessate a questo mercato, e di importanti retailers, distributori e stampa specializzata di settore cinesi. L’evento, organizzato da Sistema Moda Italia e dal locale ufficio dell’ICE, ha riscosso notevoli consensi.
«L’iniziativa del desk in Cina – ha dichiarato Paolo Bastianello, Vice Presidente Vicario di Sistema Moda Italia – Unica in ambito confindustriale e innovativa per le modalità di collaborazione tra pubblico e privato, sta confermandosi come esempio di aiuto tangibile alle aziende, e sta diventando un possibile modello da duplicare anche su altri mercati – consolidati o emergenti – interessanti per le aziende della filiera».
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