Fuori casa amaro per la Lega

In Sardegna il senatore Fabio Rizzi duramente contestato e bruciate le bandiere del Carroccio che appoggia un candidato che ha spaccato il Pdl

lega nord sardegnaAd Aosta il Carroccio corre con la coalizione vincente, ma prende solo una manciata di voti con l’,1,6% delle preferenze. Sardegna ancora più amara per la Lega nord. Il senatore varesino Fabio Rizzi è stato duramente contestato e sono state bruciate alcune bandiere del partito.
Come riporta una nota di Radio press, emittente locale che pubblica le proprie notizie anche su Facebook, domenica c’è stata "un’ora di fischi, urla, slogan. In quattrocento, quasi tutti giovanissimi, hanno contestato stasera in piazza Costituzione a Cagliari il comizio della Lega Nord Sardinia, la lista che in provincia di Cagliari sostiene per la presidenza il senatore "ribelle" del Pdl Piergiorgio Massidda".
Fabio Rizzi è uno dei leader del Carroccio in Sardegna e domenica era sul palco.
"Nonostante il massiccio schieramento di forze dell’ordine, – prosegue la nota di Radio press, –  i giovani (autoconvocatisi grazie a facebook e nessuno dei quali ostentava simboli di partito) hanno iniziato da subito a contestare il viceministro Castelli e gli altri oratori con slogan e fischi. In piazza c’erano praticamente solo i ragazzi: all’inizio della manifestazione è infatti apparso evidente che, a parte i candidati locali, nessun cagliaritano ha sentito il richiamo del partito di Bossi. Dal palco, in evidente difficoltà, il candidato alla provincia dell’Ogliastra Giorgio Ladu e il senatore Fabio Rizzi, hanno insultato ripetutamente i contestatori, ricevendo in cambio una marea di fischi e urla (lo slogan più ricorrente è stato "Fuori la Lega dalla Sardegna"). Nel corso della manifestazione ci sono stati momenti di tensione ma le forze dell’ordine hanno ben controllato la situazione evitando che degenerasse. In evidente imbarazzo il candidato presidente Piergiorgio Massidda, che ha cercato di placare la contestazione ("Ragazzi, io vi capisco, io capisco le vostre idee, ma dovete darci la possibilità di parlare") ma ha perso quasi subito la voce e solo in un secondo momento è riuscito a completare il suo intervento, concluso con un memorabile "il dito mettetevelo in quel posto!". Dal punto di vista politico, nel suo intervento Rizzi ha attaccato duramente sia il segretario nazionale dei sardisti Giacomo Sanna (il partito dei quattro mori ha infatti posto il veto perché la Lega facesse parte anche in Sardegna dell’alleanza di centrodestra), sia il presidente Cappellacci (esortato in maniera spiccia a rendere più efficace la sua azione di governo), sia il Pdl che non sostiene Massidda: "Sono quelli dell’eolico e delle tangenti" ha urlato Rizzi".

Il video

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Pubblicato il 24 Maggio 2010
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