Volete l’aumento? Ditelo in inglese
I tassisti alle prese con i corsi di lingue: per avere l'adeguamento delle tariffe devono garantire conoscenza dell'inglese, veicoli meno inquinanti e disponibilità del bancomat
I tassisti parlano inglese e inquinano meno? E allora si meritano un “premio di produzione”, con un piccolo aumento da applicare alle tariffe del servizio. L’anno scorso aveva fatto scalpore il progetto di rinnovo della figura del tassista, che avrebbero dovuto indossare anche una divisa. Ora la Regione è
pronta a concedere “l’aumento” ai conduttori delle auto bianche, ma a patto che dimostrino di aver davvero raggiunto gli obbiettivi di qualità concordati. E così i professionisti del settore si sono messi sui libri per migliorare la conoscenza della lingua straniera per eccellenza: «Oltre ottocento colleghi hanno frequentato corsi d’inglese» spiega Massimo Campagnolo del Consorzio Taxi Malpensa. Il 43% degli autisti ha dichiarato – mediante autocertificazione – di poter sostenere una conversazione nella lingua di Shakespeare: ora la Regione procederà alle verifiche, scegliendo un campione di 250 su 5mila professionisti lombardi del settore. La possibilità di aumentare le tariffe è infatti legata, ovviamente, al miglioramento del servizio offerto dall’intera categoria. «In realtà i fattori di qualità presi in considerazione sono numerosi: l’uso dell’inglese, ma anche la presenza del Pos per i pagamenti con carta di credito e bancomat, l’uso di veicoli ecologici, la presenza in piazza», vale a dire i giorni di disponibilità al lavoro, che in teoria dovrebbero essere almeno 250 l’anno. Per il Pos le verifiche sul rispetto degli standard di qualità sarà certificato dagli stessi istituti di credito, così come a garantire i dati sulle auto ecologiche sarà la documentazione ufficiale. Ma per l’inglese non c’è scampo: i tassisti saranno chiamati a fare l’esame davanti ai funzionari della Regione. «Il limite minimo è il 20% del totale», spiega Campagnolo, fiducioso che i corsi d’inglese daranno i loro frutti. Quanto vale lo sforzo per modernizzare il sistema del trasporto a domanda? «Gli aumenti delle tariffe saranno nell’ordine del 2%, forse di meno, compreso l’adeguamento all’inflazione». Lo scorso anno i tassisti non hanno visto nemmeno quello.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell'area
angelo_spiteri su Il Comitato varesino per la Palestina torna in piazza: "Non ci fermiamo nemmeno a Natale"
axelzzz85 su I sindacati dei frontalieri contro il decreto sulla tassa della salute: “Andremo alla Consulta”
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.