“Non è compito del comune realizzare una vigna”
Il Partito Democratico diffonde una comunicazione del Comune che specifica le spese sostenute per la realizzazione del vigneto “della Madonna”
Il Circolo del Partito Democratico di Tradate rende pubblica una rettifica, richiesta dall’Amministrazione comunale tramite studio legale appositamente incaricato, in merito all’articolo apparso sullo scorso numero del nostro giornale riguardante l’acquisto di una vigna da parte del Comune di Tradate: “L’Amministrazione Comunale a seguito dell’articolo pubblicato sul n. 4 del 25 ottobre 2009 a pag. 2 intende chiarire il reale ammontare dei costi sostenuti per la realizzazione della vigna, rilevato che gli importi indicati nel suddetto articolo risultano tratti dal sito Internet ‘L’Altra Tradate’, fonte evidentemente non attendibile, in quanto i dati riportati non trovano riscontro con le somme effettivamente spese. Infatti l’acquisto del terreno ha comportato una spesa pari ad € 330.000 (non 800.000), mentre tutti gli altri interventi effettuati al fine di approntare il vigneto, dalla pulizia dell’area alla concimazione delle viti, ivi compresi i costi di gestione sostenuti fino al 20 maggio 2010, hanno richiesto un esborso complessivo pari ad € 32.500 (non 50.000). Orbene, tali somme sono pienamente confermate dai documenti agli atti del Comune di Tradate e, più precisamente, l’atto di compravendita per l’acquisto del terreno e gli impegni di spesa assunti per tutti gli altri interventi effettuati”.
Il Circolo PD prende nota delle precisazioni forniteci dall’Amministrazione comunale. Tuttavia, ad onor del vero, la cifra di 800.000 non l’avevamo scritta a caso ma: corrisponde indicativamente all’effettivo valore di mercato di un’area edificabile di 8.760 mq (come la vigna), dato confermatoci da operatori immobiliari tradatesi; era riportata da oltre un anno sul sito Altratradate.it (fonte da noi esplicitamente citata) e non era mai stata smentita; sul predetto sito si indicava quella cifra come frutto della complessiva trattativa riguardante anche altre proprietà del privato ed il Comune (approfondiremo).
Rileviamo inoltre che l’Amministrazione si è dimenticata di aggiungere alle somme indicate € 70.000,00 (sì, proprio settantamila!) di spese notarili.
Detto questo, due considerazioni politiche: ci risulta che sia stata l’Amministrazione leghista di Galli a rendere edificabile il terreno della vigna. Non era più conveniente per il Comune acquistare un terreno non edificabile per realizzare la vigna? Non era più conveniente per il Comune pensarci prima e non rendere edificabile il terreno prima dell’acquisto?
Riteniamo che non è tra le competenze del Comune acquistare e gestire, anche indirettamente, una vigna. Pensiamo quindi che la cifra sinora spesa (€ 432.500) sia comunque elevata e poteva essere meglio impiegata, ad esempio per sistemare la piazzetta della chiesetta di S. Bernardo o per rendere operativa la Commisione Anticrisi.
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