Si dimette Stanca, il vertice Expo 2015 da ridefinire

A due anni dall'assegnazione di Expo 2015, si ricomincia dal CdA a causa delle dimissioni di Stanca che lascia dopo le critiche di Diana Bracco

La lettera di dimissioni l’ha fatta avere ieri, giovedì 24 giugno, al Consiglio di amministrazione. Così Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 esce di scena dopo quattordici mesi di lavoro e di polemiche. Nelle quattro pagine della lettera, l’ex ad ha fatto riferimento alla comunicazione trasmessa nei giorni scorsi dal presidente Diana Bracco, che criticava la gestione manageriale di Stanca in ordine alle spese, ai programmi di contenimento del budget e ai ritardi nell’organizzazione del progetto.
 
IL FUTURO – Al posto di Stanca, potrebbe ora arrivare Giuseppe Sala – attuale direttore generale del Comune di Milano – che assumerebbe l’incarico di direttore generale e non di amministratore delegato. La presidente di Expo 2015 Diana Bracco, ha annunciato la ridefinizione della governance entro la fine di luglio, quando saranno convocati cda e assemblea. "Il Cda- ha dichiarato Bracco tramite una nota – ha esaminato le implicazioni della manovra e dell’articolo 54 dedicato proprio all’Expo. Ci preoccupa il drastico contenimento dei costi e stiamo valutando cosa fare perchè vogliamo che l’Expo sia un successo". Dopo avere preso atto delle dimissioni di Stanca il cda "ha espresso il proprio ringraziamento per quanto fatto in questi mesi per la realizzazione del grande e complesso progetto Expo 2015. Ora – continua Bracco – il Comune di Milano avvierà le procedure per proporre all’assemblea dei soci del 20 luglio il nominativo del suo consigliere di amministrazione di riferimento".
 
LE REAZIONI – Un ringraziamento a Stanca è arrivato dal presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. "L’onorevole Stanca ha avuto un atteggiamento di grande correttezza, ha svolto un compito delicato e importante e ha raggiunto risultati significativi come ad esempio il masterplan, che è stato lodato da tutti, e l’approvazione del dossier di registrazione nei tempi previsti". Ringrazimenti all’ormai ex amministratore delegato arrivano anche dal sindaco milanese Letizia Moratti che sottoliena come" con le dimissioni di Stanca ”si e’ conclusa una fase e se ne apre una nuova, una fase piu’ operativa”. Critiche invece arrivano dal partito Democratico per bocca del vice presidente del Consiglio regionale Filippo Penati. "Le dimissioni di Stanca sono un atto dovuto, anche se tardivo. Ora restituisca i soldi percepiti nei 14 mesi del suo incarico, tempo in cui non ha prodotto un solo risultato, se non quello di conservare cosi’ a lungo il doppio incarico".

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Pubblicato il 25 Giugno 2010
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