Anche dal consiglio comunale la richiesta: “Semafori accesi la notte”

Salomi (Pdl) e Cislaghi (gr. misto) ribadiscono la necessità di maggiori attenzioni per prevenire gli incidenti, sul piano tecnologico ma anche su quello dell'educazione stradale: "Pericolosi gli incroci? Più ancora certe condotte di guida"

Dopo l’incidente di stanotte, l’ennesimo all’incrocio fra via Quintino Sella e corso Italia, ancora una volta a semafori spenti, tornano d’attualità alcune proposte già sentite in passato in più occasioni di tenere accesi la notte questi poco amati ma necessari strumenti di governo del traffico.

Enrico Salomi, consigliere comunale del PdL, ricorda di aver sostenuto fin da tempi "non sospetti" che i semafori sulle principali vie devono restare sempre accesi: «avevo portato tanto di studi che dimostrano come questa sia fra le cause principali di incidenti nelle ore notturne. Il Codice prevede semafori lampeggianti la notte, ma deroghe sono possiibli e laddove c’è dell’incidentalità accertata sarebbe misura di buonsenso applicarle. Quando prsentai le mie proposte, qualche anno fa, mi ero mosso anche con l’Associazione familiari vittime della strada che sta sensibilizzando anche su questo aspetto. Ad esempio, se ben ricordo a Tradate sono riusciti a tenere accesi i semafori sulle provinciali».

Dice la sua anche Mario Cislaghi, consigliere del gruppo misto. «Anche io mi ero occupato della richiesta di tenere accesi i semafori di notte mi ero occupato. Il problema è che per farlo occorre una sorta di deroga. Chi li chiede accesi non ha certo tutti i torti, vista la situazione. Penso ad esempio all’incrocio su viale Trentino era di quelli che la gente soprannomina “della morte", lì l’hanno tenuto acceso tutta la notte e gli incidenti, prima frequenti e qualche volta drammatici, sono diminuiti. Il problema si è spostato su corso Italia, che come via Quintino Sella “si presta” alla velocità» osserva Cislaghi. «Vedrò di sottoporre la questione al consiglio con una interrogazione da question time. Abbiamo l’organico dei vigili sempre scarso, adottiamo intanto tutte le soluzioni tecniche possibili: “penisole”, led lampeggianti che preannunciano l’incrocio pericoloso. Poi, c’è un altro aspetto: la polizia locale sta lavorando bene sull’educazione stradale nelle scuole, ma forse qua bisogna educare chi guida adesso, prima di chi guiderà domani… non sono gli incroci alla fine che sono pericolosi, ma certe condotte di guida».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Luglio 2010
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