De Capitani: “L’agricoltura varesina è da tutelare e sviluppare”
L'assessore regionale ha incontrato, nella Sede territoriale, gli operatori e i rappresentanti del settore agricolo
"Varese ha forse meno vocazione agricola, ma ha grandi potenzialità nel settore ancora da sviluppare specialmente nei territori del pianalto e della collina per cui Regione Lombardia ha previsto apposite linee guida". L’ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani, che ha incontrato oggi, presso la Sede territoriale di Varese, gli operatori del settore primario della provincia.
Erano presenti all’incontro, tra gli altri, l’assessore provinciale all’Agricoltura, Bruno Specchiarelli, il presidente del Parco Pineta, Mario Clerici.
"Gli imprenditori agricoli – ha sottolineato De Capitani – sono persone uniche che, in momenti così difficili per l’economia del nostro Paese, e di tutta Europa, attraverso le proprie straordinarie capacità, riescono a trasferire alla collettività ricchezza e posti di lavoro".
"Un plauso – ha aggiunto l’assessore – a voi agricoltori di Varese, perché riuscite a portare avanti l’attività anche in condizioni ancora più difficili quali quelle in cui operano le aziende di montagna e di collina, come è in buona parte il territorio di questa provincia dove gli agricoltori scelgono di misurarsi tutti i giorni con nuove forme di redditività, sempre più attente alle caratteristiche locali, ai fattori distintivi, alla personalizzazione dell’offerta, alla multifunzionalità".
De Capitani ha ribadito che l’impegno dell’assessore regionale deve essere quello di ascoltare il territorio e i suoi operatori agevolandone l’impulso d’impresa. In questo campo, ha indicato come battaglia da vincere quella della minore burocrazia che oggi toglie troppo tempo al lavoro produttivo degli agricoltori.
"La provincia di Varese – ha ricordato – è caratterizzata da forte antropizzazione, carico infrastrutturale, disponibilità contingentata di terreno agricolo, frammentazione e parcellizzazione fondiaria, fattori che incidono pesantemente sull’attività agricola. Ne consegue che le attività presenti operano in condizioni difficili, scontando costi di produzione maggiori rispetto ad altre realtà territoriali. Proprio in contesti come quelli di Varese – ha continuato De Capitani – è importante che non vengano meno le attività agricole che rappresentano una forma di tutela del patrimonio naturalistico e paesaggistico e di difesa rispetto al rischio idrogeologico".
Chiare le ricette per il mondo agricolo varesino. "In questa provincia – ha detto l’assessore – occorre certamente salvaguardare la disponibilità delle superfici destinate ad uso agricolo (16.000 ettari secondo il Piano territoriale di coordinamento provinciale nel 2007), e quindi conoscere e monitorare, ad esempio, l’impatto delle opere infrastrutturali previste nel territorio provinciale come Pedemontana e Tangenziali evitando un utilizzo indebito o inutile del territorio, incentivando il recupero di aree dismesse e degradate e dando priorità agli operatori agricoli locali nell’affidamento degli interventi di compensazione e manutenzione".
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