Nuovi orari e locali per l’urologia del Circolo

Più spazi e maggiore attività nella nuova area urologica collocata dove un tempo c'erano le staze di degenza e il quartiere operatorio

Gli ambulatori di urologia hanno una nuova sede. Nell’area in cui, prima dell’attivazione del monoblocco, si trovavano le camere di degenza del reparto e il relativo quartiere operatorio, ora si svolge l’attività ambulatoriale.
Un trasferimento decisamente vantaggioso, che offre spazi più ampi, ariosi, moderni e condizionati.
La nuova sede ambulatoriale comprende una grande area per l’attesa, tre locali per le visite, spazi dedicati all’endoscopia e all’ecografia, una saletta per i pazienti su carrozzella o barella che arrivano dal Pronto Soccorso e un locale per l’attività di litotrissia extracorporea, la soluzione più moderna e meno invasiva per il trattamento della calcolosi.
Contestualmente al trasferimento degli ambulatori, si è proceduto alla riorganizzazione e al potenziamento della stessa attività ambulatoriale di urologia: ad aumentare saranno il numero di esami effettuati, in particolare le uroflussimetrie e le cistoscopie, e tutta l’attività pomeridiana, prolungando l’orario delle visite. Sono stati introdotti, inoltre, nuovi ambulatori, in particolare quello dedicato all’urologia oncologica e all’andrologia, quest’ultima attivata grazie alla collaborazione di uno specialista proveniente dall’Ospedale Niguarda di Milano.
«Grazie alla collaborazione del dott. Fabrizio Scroppo, l’Ospedale di Circolo può essere annoverato tra i pochi centri lombardi che forniscono un’assistenza andrologica propriamente detta –  ha precisato il dott. Alberto Mario Marconi, Direttore dell’U.O. Urologia – Sono davvero soddisfatto della nuova collocazione dei nostri ambulatori che ha risolto una volta per tutte le criticità strutturali della sede precedente, nell’ala più vecchia del padiglione centrale. Gli spazi ora a disposizione sono decisamente accoglienti e hanno permesso un’efficace riorganizzazione dell’attività, contribuendo a ridurre le attese e ad aumentare il numero di visite ed esami».
Ad accentuare la soddisfazione del primario, il nuovo litotritore in servizio da qualche giorno, dopo che quello vecchio si era guastato: «La calcolosi – continua Marconi – è una malattia molto diffusa, che provoca gravi dolori e ha un forte impatto sociale. Presso l’Unità Operativa di Urologia del Circolo è dal 1994 che tale patologia viene trattata con le tecniche più innovative, non invasive o minimamente invasive. Poter trattare i pazienti affetti da questa patologia con la litotrissia extracorporea, in particolare, offre notevoli vantaggi, consentendo un trattamento efficace, senza accesso chirurgico e senza anestesia. Il paziente steso su un comodo lettino viene posto a contatto con un cuscino ad acqua attraverso il quale “onde d’urto” generate da un sistema elettromagnetico giungono sino al corpo e successivamente sino al calcolo renale, collimato da raggi X o eco, sbriciolandolo. In tutta la Lombardia non ci sono che una quindicina di queste macchine e in provincia è presente solo all’Ospedale di Circolo di Varese».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Luglio 2010
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