Valle Olona sul piede di guerra: “Non riusciamo più a dormire”
La protesta dei residenti del quartiere popolare: non solo musica e rumore, ma anche tanti atti di vandalismo messi in atto dagli avventori di un locale
Sono davvero esasperati i residenti del quartiere Valle Olona, sul piede di guerra per il rumore notturno causato dagli avventori di un locale aperto di recente. Gli abitanti della zona intorno a piazza Don Luigi Gabbani ora si rivolgono anche all’assessore alla sicurezza Fabio D’Aula per chiedere di tornare a fare una vita normale. Protesta sostenuta, come d’obbligo in questi casi, da una raccolta di firme.
La questione si ripropone, ogni weekend, «ogni venerdì e sabato notte – spiegano nella lettera inviata a D’Aula -, a partire dalle ore 22 e fino alle ore 4.30 circa del giorno dopo»: musica a tutto volume, urla, ma anche atti di puro vandalismo che mettono a rischio la sicurezza dei residenti di Valle Olona. Il piazzale si riempie di giovani che frequentano il locale, che è situato in una ex zona industriale. Prima di entrare nel locale, questi giovani si soffermano a schiamazzare nel parcheggio e nel parco, consumando alcolici, come si può capire dalle bottiglie che copiosamente si ritrovano – intere o a cocci – nei giorni successivi sul prato del parco comunale e nell’area del parcheggio».«È anche capitato di ritrovare escrementi davanti ai cancelli delle abitazioni e, purtroppo, è diventata una consolidata abitudine quella di lordare le strade e i muri delle case con minzioni. Fatti che ci fanno riflettere e ci si chiede se il locale in questione sia provvisto oppure no di servizi igienici». E si assiste a scene che riportano alla mentre gli anni Ottanta: «sul prato, proprio vicino a dove giocano i bambini durante la settimana, si ritrovano anche siringhe sporche di sangue»
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