Anche la facoltà di Medicina e Chirurgia rinvia l’inizio delle lezioni
Il Consiglio di facoltà ha deciso di appoggiare le azioni portate avanti dai ricercatori e ha rinviato l'inizio dei corsi al 18 ottobre. Prevista anche un'assemblea di facoltà aperta alla cittadinanza per il 13 ottobre
Il Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia appoggia le azioni portate avanti dai ricercatori universitari e da numerosi docenti a livello nazionale per esprimere disagio e protesta nei confronti della riforma universitaria voluta dal ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini, l’romai noto DDL 1905 “Gelmini”. Il Consiglio di Facoltà nella sua seduta del 28 settembre ha ribadito il ruolo indispensabile dell’Università pubblica come sede principale della ricerca scientifica e dell’elaborazione e trasmissione dei saperi per la crescita culturale, civile ed economica del paese e si auspica che in sede di discussione parlamentare del testo del DDL 1905 per la riforma dell’Università, il testo stesso sia emendato soprattutto nel senso di garantire risorse e meccanismi utili per il ricambio generazionale e per una politica efficace per il diritto allo studio, riconoscendo il ruolo vitale svolto all’interno degli Atenei, sia per la ricerca che per la didattica, spesso oltre i doveri istituzionali, dalla stragrande maggioranza dei docenti
Il Consiglio di Facoltà, che ha sottolineato il desiderio di non disattivare alcun corso per l’Anno Accademico 2010-2011, ha approvato e recepito, nelle linee generali, il documento presentato dai ricercatori universitari della Facoltà. In particolare viene espresso chiaramente il disappunto unanime di ricercatori universitari e professori di prima e seconda fascia per i tagli dei finanziamenti al sistema universitario. In particolare il consiglio teme per il sistema di governance di Ateneo previsto dal DDL 1905, su cui è opportuno, ribadisce il consiglio di facoltà, «che si apra una discussione in relazione all’opinione espressa da molti ed in particolare dai ricercatori universitari della nostra Facoltà, che debba essere espressione pienamente democratica delle varie componenti dell’Ateneo stesso e che debba garantire la libertà di insegnamento e la sua indipendenza.
Il consiglio si esprime, inoltre, per la necessità di percorsi di reclutamento in grado di motivare gli studiosi più capaci ad intraprendere la carriera accademica, senza alimentare ulteriormente la precarietà pre-ruolo. I professori ordinari e associati della Facoltà si dichiarano indisponibili a coprire insegnamenti che restassero scoperti rispetto alla programmazione già deliberata a conseguenza della indisponibilità di ricercatori universitari;
Il Consiglio di Facoltà darà visibilità all’azione portata avanti dai ricercatori universitari mediante il rinvio dell’inizio delle lezioni dei Corsi, come atto conseguente all’agitazione dei ricercatori universitari, non prima del giorno 18 ottobre.
Verrà anche indetta un’Assemblea di Facoltà aperta agli studenti ed alla cittadinanza che si terrà il giorno 13 ottobre alle ore 16.00 presso l’Aula 6 di via Monte Generoso 71, a Varese.
Verrà, infine, istituito un tavolo di lavoro permanente interno alla Facoltà in cui il preside con rappresentanti di professori e ricercatori potranno discutere ed elaborare soluzioni nuove e proponibili che possano portare ad emendamenti al DDL 1905, che il preside, per il tramite del rettore, si impegna a presentare, oltre che ai vertici ministeriali, ai componenti la Commissione VII della Camera dei Deputati che ha in esame il provvedimento.
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