La Fiom si “allea” con i vertici della Donati srl

Dopo l'interrogazione scritta di Marco Reguzzoni (Lega Nord), il caso dell'azienda meccanica entra nell'agenda dell'assessore regionale Andrea Gibelli. Brun (Fiom- Cgil): «L'azienda di Daverio è un valido interlocutore. Io faccio il sindacato, il sinpa (sindacato padano) fa politica»

«Valerio Del Curto è un interlocutore valido e molto disponibile alla trattativa». A parlare è Oscar Brun, della segreteria della Fiom-Cgil. L’interlocutore oggetto della sua affermazione sarebbe il suo avversario naturale. Si tratta infatti del presidente della Donati sollevamenti srl, azienda meccanica di Daverio che ha annunciato una ristrutturazione a causa della quale 38 lavoratori rischiano il posto. È difficile sentire uno della Fiom- Cgil che parla bene dei “padroni” – soprattutto di questi tempi -. Eppure è quello che sta succedendo nella vertenza dell’azienda di Daverio.
La questione è finita in parlamento, dopo un’interrogazione scritta al ministro Romani fatta dal capogruppo della Lega Nord, Marco Reguzzoni, in cui si affermava che la Donati sollevamenti srl si preparava a trasferire baracca e burattini all’estero. Del Curto aveva replicato al deputato del Carroccio, dicendo che aveva preso una «cantonata pazzesca».
La Fiom nel frattempo ha già aperto un tavolo di trattative con l’Unione degli industriali di Varese e l’azienda. «Seguo la Donati da dieci anni – continua Brun – e devo dire che Del Curto ha ragione. Non si vuole delocalizzare un bel niente. Negli ultimi tre anni hanno avuto un drastico calo del fatturato e il sito industriale di Daverio presenta alcuni problemi perché è obsoleto e non è a norma dal punto di vista ambientale. Perché mai Del Curto dovrebbe buttare via mezzo milione di euro per metterlo a norma, se il sito non è suo? Un altro problema riguarda la gestione degli straordinari, troppi, quasi 400 ore all’anno per dipendente a fronte di un mercato che si è contratto».
Il caso Donati è arrivato anche in Regione Lombardia. Un gruppo di lavoratori del Sinpa, il sindacato padano che fa riferimento alla Lega Nord, ha protestato sotto il Pirellone. Andrea Gibelli, assessore all’Industria e Artigianato, ha promesso che chiederà un incontro al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani per «descrivergli la gravissima situazione della Lombardia, che, essendo una regione a statuto ordinario, non è dotata di quegli strumenti che hanno le regioni del sud e quelle a Statuto autonomo. La Lombardia è la regione che tiene in piedi il Paese e quindi la richiesta è per confrontarci e chiedere strumenti di natura straordinaria per una regione a statuto ordinario proprio perché, se in questo territorio si va sotto una determinata soglia, non c’è più neanche il resto del Paese».
Secondo Brun, questa ulteriore uscita politica della Lega sulla Donati sollevamenti srl svelerebbe le vere intenzioni del sindacato padano che finora non ha mai realmente sfondato tra i lavoratori del nord. «Il Sinpa – conclude il sindacalista della Fiom-Cgil– è convinto che la politica li salverà e sta usando i lavoratori di Daverio. Io faccio il sindacalista e quello che mi preme sono i posti di lavoro, non le poltrone. Il 22 settembre è stata aperta la procedura di mobilità, il presidente dell’azienda è disponibilissimo a trattare e a discutere su tutto, nessun punto escluso. Adesso c’è la Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria ndr) che bloccherà i licenziamenti, dobbiamo discutere di quante persone vogliono tenere e capire se tutto deve andare via da Daverio oppure no. La casa madre della Donati è in provincia di Milano è quella la delocalizzazione che hanno in mente per i lavoratori coinvolti nella ristrutturazione e noi siamo pronti a discuterne tutti gli aspetti. E poi, Milano non è in padania?».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 18 Ottobre 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.