Taglio del nastro per la “nuova” sede della Filarmonica Santa Cecilia
L'appuntamento è per domenica mattina alle 10,30 a Sacconago
Una sede rinnovata per la Filarmonica Santa Cecilia di Sacconago.
Alle ore 10.30 di domenica 7 novembre, presso la sede della Filarmonica in via Settembrini, 11, avrà luogo il taglio del nastro con intervento delle autorità presenti (sono stati invitati: Sindaco Gigi Farioli, Assessore alla Cultura Fantinati, Assessore Reguzzoni Giampiero, Parroco di Sacconago Don Giulio, Dott. Galli della Fondazione Cariplo e l’avvocato Ponti, presidente ANBIMA Varese). Alle 11.15 sarà la Santa Messa in sede a battezzare il nuovo stabile. La mattinata finirà con un ricco buffet per tutti i presenti alle ore 12.15 circa.
La ristrutturazione della sede (un sogno concretizzato dopo 10 anni di attesa) si pone nell’ottica del miglioramento continuo, principale obiettivo del gruppo musicale.
È stato ampliato il salone principale (quello delle canoniche prove del martedì sera per tutto l’organico) e sono state costruite tre salette insonorizzate per le lezioni individuali degli allievi al sabato pomeriggio.
I lavori sono iniziati a giugno 2010.
Il corpo musicale conta di 40 musicanti effettivi, una decina di allievi e 10 bambini impegnati nel corso “Io cresco con la musica” (da 4 a 8 anni).
La Filarmonica si costituì nel 1875 ed è per questo la più antica della città bustocca; allora le prove venivano effettuate a casa dello storico e primo Maestro, Giovanni Ferè.
La sede, costruita nel 1930, era adibita anche a bar, la parte riservata alla musica occupava solo 50 mq; la prima ristrutturazione avvenne nel 1975 (perseguita con determinazione anche economica dall’allora segretario Angelo Della Vedova, conosciuto come “il ragioniere”); in tale occasione venne chiuso il bar e si ampliò la struttura, la quale raggiunse la grandezza precedente all’attuale ristrutturazione: un salone principale per fare le prove e cinque sale per le lezioni individuali.
Nel 1930 l’allora presidente, il Cavalier Calcaterra, acquistò il terreno e finanziò la costruzione; l’attuale Presidente, il signor Mario Ferrario, pur impegnando il Consiglio per la ricerca di fondi, ha garantito per le spese che non dovessero trovare copertura, assicurando così “altri 50 anni di tranquillità ‘immobiliare’”, come ha affermato egli stesso. Il progetto è stato effettuato dall’archittetto Alberto Grandi.
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