Bella Yamamay, brutta Conegliano: è secondo posto

Le biancorosse stravincono la sfida con la Spes (3-0) e la scavalcano in classifica: perfetta l’ex Marcon, decisivo il muro con 12 centri

Tutto in meno di un’ora e mezza: la Yamamay si fa un gran bel regalo di Natale, e il pubblico biancorosso può rifarsi gli occhi davanti a una squadra che domina in lungo e in largo la sfida con Conegliano, portandosi al secondo posto in classifica dietro Villa Cortese. Quasi perfetta in questa circostanza la squadra di Parisi: Havlickova ripete le eccellenti percentuali d’attacco dell’ultima gara (57% complessivo), Meijners è a tratti devastante, Marcon per nulla intimorita dalla sfida con il suo passato e giustamente eletta MVP dell’incontro. Ma la vittoria della Yamamay, e questa è una novità, nasce soprattutto a muro: 12 punti ma anche un’infinità di palloni toccati e salvati da Campanari, Carocci e compagne, mai così attente e sicure. Certo, qualche colpa va data pure alle avversarie, irriconoscibili rispetto alle prime tre giornate: l’attesa ex Turlea, con il suo 19% in attacco, non si è certo fatta rimpiangere. Meglio così, e se si tiene conto che all’appello manca ancora Helena Havelkova, i tifosi biancorossi hanno davvero il materiale per sognare…

LA PARTITA – Fiori e applausi prima dell’incontro per le due ex di turno in maglia gialloblu: Turlea e Dirickx. In campo Marcon è ancora preferita ad Havelkova, ed è proprio la veneta (15 anni a Conegliano per lei) a mettere a segno i primi due punti della gara. Ancora Marcon, stavolta a muro, firma il 5-2; Meijners si sblocca e Havlickova allunga per il 10-6 convincendo Nesic al time out. Il muro bustocco tocca moltissimi palloni e permette a Meijners di siglare il 14-8 da seconda linea, poi qualcosa si inceppa e Conegliano si riporta sotto con un break di 0-4 firmato da Serafin. Havlickova (80% nel set) prova a interrompere la striscia positiva delle ospiti, ma Serafin colpisce anche dai nove metri (18-17) e Parisi deve inserire Valeriano per puntellare la ricezione. La solita Marcon riporta avanti le biancorosse 21-18 e poi 22-19, Conegliano non demorde e proprio in extremis pareggia i conti (23-23) con due punti consecutivi di Turlea. Marinkovic però sbaglia la battuta e la Yamamay sfrutta subito il successivo errore in ricezione delle venete per chiudere 25-23 con Meijners.
Due “bombe” di Floortje aprono anche il secondo set, ma è proprio l’olandese a sbagliare (primo errore in attacco della Yama) per il 3-3. Gioco decisamente meno pulito del primo set, con tanti errori da entrambe le parti; Meijners sale in cattedra con un attacco e due muri di fila su Turlea per l’11-6, ma Rabadzhieva ferma a muro Havlickova per il 13-12. Poi però arrivano il primo squillo di Crisanti e un altro missile di Meijners per il 18-13. Stavolta la Yamamay non si fa raggiungere, anzi allun ga con Havlickova (21-15) e va a chiudere 25-16 con un ace della scatenata Meijners.
Dopo l’eclatante 0 su 13 del secondo set, Turlea prova a reagire nel terzo, firmando la prima fuga importante di Conegliano: 3-7. La Yamamay, però, rientra subito in corsa e sul 4-8 mette a segno un parziale di 7-0, con Campanari assoluta protagonista. Havlickova non sbaglia per il 13-9, Marcon si esalta con due punti di fila per il 16-11: la partita è ormai a senso unico. Sul 18-13 arriva un altro parziale di 4-0 che chiude ogni discorso; non resta che attendere il punto conclusivo,che arriva sul 25-16 ad opera della solita Havlickova.

LE INTERVISTE – L’analisi tecnica della partita non lascia molto spazio all’immaginazione: ci pensa Valentina Serena a ricordare che “il nostro muro ha funzionato molto bene, ci ha dato una marcia in più per vincere la partita. Siamo state brave a organizzarci e a non far esprimere al meglio gli attaccanti avversari: più merito nostro che demerito loro. Dobbiamo comunque ancora lavorare sugli alti e bassi”. Anche Carlo Parisi è soddisfatto, ma solo moderatamente: “Stiamo crescendo – dice il coach – era importante confermare i progressi mostrati a Piacenza. Nonostante tutto, la squadra è stata troppo imprecisa e precipitosa in alcune circostanze. Certamente non mi esalto così come non mi sono abbattuto dopo la sconfitta con Pesaro, ma non è neppure giusto affermare che abbiamo vinto solo per demeriti avversari”. Parisi spiega poi la sua scelta di lasciare fuori Havelkova: “Avrebbe potuto giocare, ma ho preferito cautelarmi e darle altre 48 ore per recuperarla del tutto. Quando tornerà vedremo, la forza della squadra starà anche nell’accettare la possibilità di cambi nel sestetto titolare”. Per i complimenti alla Yamamay bisogna aspettare le dichiarazioni di Dragan Nesic: “Busto è una squadra fatta per i primi 4 posti, noi non siamo allo stesso livello e sapevamo che sarebbe stata dura. Conegliano non è una squadra scarsa, possiamo fare meglio, ma non dimentichiamo che giocavamo contro una signora squadra. Marcon? Io speravo rimanesse da noi…”. Anche Frauke Dirickx, una delle ex di giornata, legittima le ambizioni della Yamamay: “Non avevo bisogno di vederla giocare, bastava leggere i nomi per capire che è un’ottima squadra e che potrà arrivare in alto. Noi abbiamo fatto troppo poco per metterla in difficoltà”.

Yamamay Busto Arsizio-Spes Conegliano 3-0 (25-23, 25-16, 25-16)
Busto: Carocci (L), Havlickova 17, Zingaro ne, Valeriano, Kim ne, Marcon 11, Bauer ne, Meijners 16, Campanari 11, Serena, Crisanti 3, Havelkova ne. All. Parisi.
Conegliano: Rabadzhieva 10, Bernardi ne, Dirickx 2, Tonon (L), Marinkovic 7, Turlea 9, Sangiuliano 1, Martinuzzo, Rossetto (L), Benazzi ne, Serafin 10, Crozzolin 5. All. Nesic.
Arbitri: Fabio Gini e Giulio Astengo.
Note: Spettatori 2779. Busto: battute vincenti 1, battute sbagliate 5, attacco 43%, ricezione 67%-47%, muri 12, errori 11. Conegliano: battute vincenti 2, battute sbagliate 8, attacco 31%, ricezione 79%-64%, muri 8, errori 17.

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Pubblicato il 19 Dicembre 2010
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