La storia dei Pè no Chao fa breccia nei cuori dei più piccoli
Fatima Batista dell'associazione che aiuta i ragazzi di strada ha incontrato i bambini delle scuole elementari Gabelli
Da Recife alla Valle Olona per raccontare la storia dei bambini della sua città, in Brasile, dove la povertà è diffusa quanto da noi il benessere. Fatima Batista, fotoreporter adottiva di Olgiate Olona, ha incontrato mercoledì i ragazzi delle scuole Gabelli di Marnate per raccontare le storie dei bambini di strada aiutati dall’associazione Pè no Chao. Le scuole primarie di Marnate e Gorla Minore quest’anno partecipano al progetto intercultura diretto da Ilenia Cammarei acquistando i calendari realizzati dall’associazione con le immagini dell’ultima tournè dei ragazzi di Recife aiutati dall’associazione.
Il gruppo Pe’ no Chão lavora da 10 anni a Recife, città tra le più importanti e povere del Nordest brasiliano, e capoluogo del Pernambuco. E’ partner di Mani Tese dal 1996. A Recife è in costante aumento il numero di persone che vivono in condizioni d’indigenza e, contemporaneamente, cresce in modo preoccupante l’indice di criminalità. Particolarmente visibile e preoccupante è l’aumento della delinquenza tra i minori e gli adolescenti. Questa è la situazione anche nei due quartieri di Santo Amaro e di Canal de Arruda, in cui, dal 1994, realizza le proprie azioni il gruppo Pe’ no Chão. In queste comunità la violenza diretta si combina con l’impossibilità di accedere ai servizi di base – casa, acqua potabile e servizi igienici – e con la mancanza di cibo. Il gruppo Pe’ no Chão, nato appunto nel 1994, è oggi composto da 6 persone, tre uomini e tre donne, educatori e sociologi, che per combattere la marginalità sociale e la devianza, insieme ai problemi caratteristici dell’adolescenza, ha cominciato a lavorare intorno ai luoghi di ritrovo dei bambini di strada di Recife. In breve tempo il numero dei ragazzi seguiti è notevolmente cresciuto e Pe’ no Chão ha progressivamente sviluppato e perfezionato una metodologia pedagogica propria. Le attività che hanno trovato maggiore consenso tra i ragazzi sono state quelle legate all’espressione dei propri pensieri e dei propri desideri attraverso la musica (Rap, Hip Hop), la danza (breakdance) e i graffiti. Parallelamente alle attività svolte con i ragazzi, Pe’ no Chão si occupa anche di sensibilizzare la popolazione e la società civile sul problema dei bambini di strada e sull’importanza della scolarizzazione come metodo per uscire dalla povertà. Per maggiori informazioni visitate il blog.
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