“Con la Lega l’accordo è possibile”
Massimo Bossi nella prima conferenza stampa da vicesindaco apre ancora al Carroccio. Presentata la squadra di governo, appena rimaneggiata: Isabella Peroni si occuperà d'istruzione
Dietro la scrivania che era occupata fino a dieci giorni fa da Nicola Mucci, ora c’è Massimo Bossi. Vicesindaco con poteri di sindaco, presenta una squadra modificata di poco e guarda in avanti. All’approvazione del Pgt a lui caro, ma anche alle possibili alleanze elettorali: "Con la Lega possiamo mettere le basi per governare insieme. Come facciamo a Roma, in Regione, in Provincia, a Varese e Busto Arsizio" dice, snocciolando le mille sedi in cui Carroccio e PdL governano insieme. Il richiamo per la Lega era suonato già in consiglio comunale venerdì sera, in un passaggio tutto politico nel mezzo del discorso istituzionale di "insiediamento" di Bossi: "E’ auspicabile che si ricomponga la coalizione di centrodestra del primo mandato Mucci. Mi riferisco a Polo Civico di Centro e Lega Nord". Se da parte di Quintino Magarò le porte sono spalancate e la rinnovata alleanza è già stata cementata dal voto a favore (unico dai banchi dove siede l’opposizione), la Lega venerdì sera ha risposto fredda: poche parole di critica e senza grandi slanci, è vero, ma alla fine i tre moschettieri leghisti, Matteo Ciampoli, Roberto Borgo e Antonio Trecate hanno lasciato l’aula al momento del voto. Non è un segnale di grande apertura, anche se la scelta ha tolto il Carroccio dall’imbarazzo di votare contro la maggioranza. Bossi è ottimista, come tre settimane fa lo fu Mucci: "Ieri sera ho fatto un’apertura importante alla Lega, che ha lasciato la coalizione nei primi anni di questo mandato, ma che ha condiviso con noi il suo programma elettorale". Per il vicesindaco la "possibilità" di un accordo esiste, "sta a loro di coglierla o meno. Nel primo mandato Mucci avevamo lavorato bene insieme, così come nel primo anno e mezzo del secondo". I segnali reciproci di dialogo ci sono, nonostante le ribadite differenze di vedute su alcuni temi chiave, non ultimo il grande tema dell’urbanistica, con la visione di città che i padani riassumevano spesso in "cemento e centri commerciali".
Fatti i conti con i finiani in 3SG, si dovrà forse procedere a modifiche dei CdA delle tante società Amsc, dopol’abbandono dei membri targati FLI: "I CdA duravano un anno, in vista dell’appuntamento elettorale, non credo che procederemo a nuove nomine" spiega Bonicalzi. "Ma se servono all’azienda in questi tre-quattro mesi li nomineremo". Quanto al finiano Luca Carabelli, dimessosi in solidarietà con Liccati e polemico in un paio di passaggi sulla stampa con gli ex colleghi di giunta, parlano gli altri assessori: "Lo stimo, ha fatto una scelta libera – dice Paolo Cazzola – ma qualcuno gli ha poi subito legato le mani". Il collega Roberto Bongini però dice che "Luca è un amico, ad un amico si perdona sempre tutto". Umanamente e forse anche politicamente, se facesse un passo indietro. Come aveva detto Nino Caianiello, scomodando addirittura il Vangelo.
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