“Il Servizio Civile? Una bella opportunità”
Hanno dai diciotto ai ventisette anni i quaranta giovani che per un anno saranno impegnati in diversi progetti del comune. Ecco perchè hanno deciso di partecipare
Hanno dai diciotto ai ventisette anni. Hanno interessi e ambizioni diverse. C’è chi cerca la sua strada e chi ha obiettivi precisi, chi si è appena laureato e chi studia all’università. Ma hanno trovato un progetto comune: il servizio civile volontario. Sono quaranta, arrivano da Varese e provincia, e da lunedì 10 gennaio, hanno ufficialmente iniziato il percorso che li vedrà impegnati per un anno in uno dei dieci progetti offerti dal servizio civile. Sono ventisei ragazze e sedici ragazzi che saranno impegnati nell’assistenza degli anziani, negli asili nidi, nelle scuole primarie e secondarie ma anche nelle politiche giovanili, in progetti per la tutela dall’ambiente, in servizi per il lavoro.
«É una bella opportunità. Credo che mi aiuterà a crescere professionalmente e umanamente», dice Alina di vent’anni (foto sopra). Farà parte del progetto "Giovani in azione con la terza età" e spiega: «credo che sia molto bello lavorare con gli anziani, abbiamo molto da imparare e possiamo fare tanto per loro». Accanto a lei c’è seduta Mariacladia: «Credo che sia un buon modo per iniziare e, finito il servizio civile, potrò iscrivermi ad una scuole di assistenza per gli anziani». Yed invece ha ventun’anni (foto a lato) e preferisce la musica. Sarà inserito con altri tre ragazzi nello staff dell’Informagiovani e spiega: «penso sia un buon modo di entrare nel mondo del lavoro. Mi sono appena laureato, cercavo qualcosa che fosse vicino ai miei interessi, e l’ho trovato nell’ufficio Informagiovani». L’anno lavorativo lo divederà con Marco (25 anni), già consigliere provinciale della Lega che ha deciso di affrontare questa esperienza: «Penso che l’Informagiovani faccia un ottimo lavoro. Appena ho saputo del bando ho deciso di partecipare e sono contento di essere stato selezionato». Altri ragazzi invece, sono stati scelti per lavorare all’Ente del Parco dei Fiori, – «sono felice, ho sempre amato la natura e credo che possa essere una bella occasione» – o all’ufficio di accoglienza e informazione turistica della città. C’è chi sarà impegnato all’interno di strutture comunali come asili nidi e scuole dell’infanzia, «mi piacerebbe lavorare con i bambini. Appena finirò questo anno deciderò se iscrivermi a scuole specializzate» spiega Elisa di vent’anni. Giorgio di ventiquattro anni invece (foto a lato), vuole fare lo psicologo e l’impegno nell’ufficio dell’Informalavoro crede «possa essere un ottima opportunità. Mi piace l’idea di poter aiutare i giovani come me a trovare lavoro». «Ho deciso di mettermi alla prova – continua Silvia di venticinque anni – In questo periodo in cui i giovani non hanno molte opportunità dal punti di vista lavorativo è un’occasione da prendere al volo».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandro Brachetti su Che fare a Varese e nel Varesotto nel weekend del 13, 14, 15 settembre
Giulio Moroni su Il grande gesto di Filippo Rovelli: si ritira dal campionato per lasciare il titolo a Luca Salvadori
lenny54 su La Finanza di Malpensa sequestra 23 milioni per una maxi evasione sugli orologi di lusso
Viacolvento su In più di 200 alla manifestazione per difendere il bosco di Via Curtatone a Gallarate
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
FrankLost su A Morazzone arriva la fibra ottica
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.