La libertà democratica è una difficile conquista del pensiero
Lunedì 17 gennaio alle ore 11 al Cinema Vela la studiosa di diritto greco Eva Cantarella terrà una lectio magistralis sulla nascita dei concetti di responsabilità individuale, colpa, legge. L'iniziativa è del liceo «E. Cairoli»

L’incontro rientra nel progetto, «Dal nomos ai diritti dell’uomo», coordinato dalle professoresse Todisco, Bianco, Ponzellini, e Tanco. Si tratta di un percorso interdisciplinare di approfondimento, sviluppato in una classe III del Liceo, impegnata nella lettura dell’Antigone di Sofocle.
Come è noto, la tragedia greca risale ad un’età in cui i concetti di responsabilità individuale e di colpa sono non solo stati già elaborati, ma anche già codificati, e i greci hanno già "inventato" il processo come strumento di mediazione tra giustizia e legge. L’Atene del V secolo a.C. si regge già su quei due pilastri che Gustavo Zagrebelsky pone alla base della convivenza tra gli esseri umani: il diritto e la legge. Ma, – ammonisce l’illustre giurista – «il diritto senza legge è cieca conservazione; la legge senza diritto è puro potere dispotico. In questo noi scorgiamo il monito duraturo di Antigone».
Antigone è colei che fa un’altra “scoperta” che dobbiamo sempre ai Greci: l’obiezione di coscienza.
Come è noto, nella tragedia greca Antigone, in nome della superiorità delle “leggi non scritte” sulle “leggi scritte”, sceglie di disobbedire alla legge e di morire, pur di dare sepoltura a suo fratello Polinice.
Ma, Antigone è nel giusto, quando disobbedisce? La legge di Creonte è giusta o ingiusta? Bisogna
obbedire alle “leggi non scritte” di Antigone o alle “leggi scritte” di Creonte? Queste alcune delle
problematiche che la tragedia greca poneva nel V secolo a.C. e che continua ancora oggi a porci.
A partire da questi temi, il progetto sviluppa un percorso nell’ambito del diritto, che vede coinvolti gli studenti sia durante le lezioni curricolari di Greco, Storia, Filosofia, Italiano e Inglese, sia con iniziative in ore extrascolastiche (partecipazione alla Giornata Europea della Giustizia Civile, Cineforum, visita ai luoghi nativi di Cesare Pavese, visione dello spettacolo teatrale Antigone. Storia della perduta città di Tebe).

Le domande che i Greci antichi si ponevano sono le stesse che ancora oggi noi ci poniamo. Le risposte ad esse non sono invece sempre le stesse. Oggi, lo scontro tra Antigone e Creonte si risolverebbe ancora con la sconfitta di entrambi? Oggi, Creonte distinguerebbe ancora chi è amico dello Stato da chi gli è nemico? Oggi, chi è amico, chi è nemico dello Stato? Oggi, il diritto di Antigone si scontrerebbe con il dovere di Creonte?
Anche a tali domande si cercherà di rispondere, lunedì 17 gennaio, nell’incontro con Eva Cantarella.
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