Alla Confesercenti cassa integrazione per tutti

Nell'associazione di via Mercantini dal direttore alla centralinista hanno usufruito degli ammortizzatori sociali. Nominati due nuovi vice presidenti

Il fatto che alla Confesercenti tutti i lavoratori, dal direttore alla centralinista, siano passati o stiano passando per la cassa integrazione, potrebbe essere una prova che in via Mercantini la democrazia funziona, soprattutto nella «disgrazia». Per il direttore dell’associazione, Gianni Lucchina, sembra più una medaglia da appuntarsi al petto, piuttosto che una preoccupazione da togliere il sonno. «La nostra scelta vuole essere una dimostrazione di trasparenza – spiega Lucchina -. Vorrei anche tranquillizzare tutti perché si tratta di una situazione di difficoltà momentanea».
Il ricorso agli ammortizzatori sociali non è poi così usuale per le associazioni di categoria. In questo caso ha giocato un ruolo negativo non solo la crisi economica globale, ma anche la recente fusione dei confidi di quattro regioni diverse (Veneto, Piemonte, Lombardia e Toscana), il cui credito erogato è passato da 12 milioni  a 2 milioni di euro. Armonizzare una struttura così complessa e che parlava «lingue diverse» non deve essere stata una manovra semplicissima e tantomeno indolore dal punto di vista finanziario.
I lavoratori che andranno in cassa integrazione sono circa 40, alcuni dei quali appartenenti alla struttura «gemella» di Como. La notizia è stata data in concomitanza con il rinnovo dei vertici dell’associazione, manovra tipica di metà mandato. Sono stati nominati due vice presidenti: Raffaele Bernasconi, già presidente della società di servizi, che avrà funzioni vicarie, e Graziella Roncati.
«Sono in Confesercenti dal  2003 – dice Bernasconi – e sono arrivato in un momento di grande cambiamento. La nostra associazione si è aperta a tutte le pmi e oggi conta oltre 3500 associati. Questa è una famiglia e la scelta di condividere a tutti i livelli la cassa integrazione ne è la riprova».
A Bernasconi e alla nuova vice presidente Roncati, molto emozionata per il nuovo ruolo che è chiamata a ricoprire, sono state rivolte parole di elogio da parte di Cesare Lorenzini. «Per me è un onore – dichiara il presidente di Confesercenti – avere  al’interno dell’associazione persone importanti come loro, perché rappresentano chi lavora. In Confesercenti c’è meritocrazia e forse questo potrebbe essere un modello anche per chi governa il territorio».
Troppo facile la battuta – puntualmente arrivata – sul rispetto delle quote rosa, meno scontata invece la dichiarazione della nuova vice presidente. «Io sono entrata in Confesercenti in punta di piedi – conclude Graziella Roncati – perché avevamo problemi con il commercio in centro città. Qui ho trovato le risposte che cercavo».
(foto, da sinistra: Gianni Lucchina, Graziella Roncati, Cesare Lorenzini e Raffaele Bernasconi)

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Febbraio 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.