Attacco in Afghanistan, muore un alpino
Un veicolo blindato del 5° Reggimento Alpini colpito da un ordigno improvvisato: feriti anche altri quattro militari. Sale a 37 il numero di morti nella missione ISAF
Una esplosione potentissima ha colpito un blindato Lince del 5° Reggimento Alpini: è morto il comandane del veicolo, il tenente Massimo Ranzani di Ferrara, mentre altri 4 militari sono rimasti gravemente feriti. La pattuglia era impegnata in una ricognizione nella zona di Shindand (zona ovest del Paese), quando un ordigno improvvisato è esploso sulla strada travolgendo il mezzo corazzato (foto Esercito Italiano). Gli ordigni improvvisati, definiti in sigla IED, sono tra le armi più pericolose nelle mani degli insorti, nonostante i progressi nella difesa attiva (sistemi elettronici che provocano l’esplosione anticipata delle bombe, prima del passaggio) sia passivi (potenziamento delle corazzature dei mezzi).
Il militare caduto è Massimo Ranzani, tenente di Ferrara trentaseienne. Sono rimasti feriti altri 4 alpini, di cui non si conosce ora ‘identità: sono stati trasferiti all’ospedale di prima linea di Shindand, presso il comando della Task Force d’area. Tutti gli alpini sono in forza al V Reggimento Alpini, di stanza a Vipiteno (BZ).
Con l’attacco di oggi, sono saliti a 37 i militari italiani caduti in Afghanistan dall’inizio della missione ISAF, la seconda dall’inizio del 2010 dopo Luca Sanna, colpito da un cecchino nemico nel corso di uno scontro a fuoco tra la sua unità e un gruppo di guerriglieri afgani. «Mi inchino davanti alla memoria di questo ragazzo, che va ad aggiungersi dolorsamente a una lista che è troppo lunga, una lista che non possiamo e non vogliamo dimenticare», ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ribadendo che la missione italiana in Afghanistan non può essere messa in discussione di fronte a singoli episodi: «Ci sono i modi e i momenti per farlo. La linea non cambia di fronte a un evento luttuoso. Le scelte si fanno a prescindere da questo, tenendo certo conto anche del sacrificio che certe scelte comportano».
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