Eternit e carenze igieniche, il sindaco chiude il centro islamico
L'ordinanza impone lo sgombero dei locali della sede di via Cavour a seguito di un sopralluogo effettuato dalla polizia locale e dai tecnici di Asl e Comune
"Imminente pericolo per la pubblica e privata incolumità e sicurezza" e carenze "igienico-sanitarie". Sono queste le motivazione dell’ordinanza del sindaco di Sesto, Marco Colombo, che ordina lo sgombero dell’immobile di via Cavour 39, la sede dell’Associazione Islamica Ticinese. Il provvedimento, con data 15 febbraio, è la conseguenza di un sopralluogo nell’edificio effettuato dall’ufficio tecnico lo scorso 3 febbraio in collaborazione con i tecnici del Servizio igiene pubblica del Distretto socio sanitario e la Polizia locale. Lo stabile non potrà perciò più essere utilizzato fino alla revoca dell’ordinanza del sindaco leghista. Si tratta di un nuovo capitolo di una battaglia legale che dura ormai da un anno e che la giunta, guidata dal sindaco Colombo, è determinata a portare a termine come d’altronde dichiarato fin dall’avvio della campagna elettorale. Eventuali irregolarità, specificò l’allora candidato del Carroccio, non sarebbero state tollerate. E la nuova ordinanza ne mette in rilievo diverse: "mancano le condizioni igienico-sanitarie adeguate – si legge nell’atto – quali idonei servizi igienici, requisiti aeroilluminati, impianti di riscaldamento, isolamento e impermeabilizzazione, e vi è pericolo derivante dalle infiltrazioni d’acqua dalla copertura in lastre di fibro-cemento (eternit), dall’utilizzo di boiler istantaneo per la produzione di acqua calda con gas Gpl in bombola mancante dello scarico dei prodotti di combustione e quindi non conforme alle norme di legge e, infine, dalla mancanza di adeguati presidi antincendio, percorso d’esodo e uscite di sicurezza". Nell’ordinanza si spiega inoltre che l’immobile era originariamente costituito da un porticato aperto e due locali adibiti a deposito "e ora invece risulta composto da un pre-ingresso, un ingresso, un servizio igienico (anti-wc e wc) e un locale di circa 80 metri quadrati" e che si tratta della "sede e luogo di ritrovo da parte dell’Associazione islamica ticinese senza alcuna autorizzazione in merito".
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