Igp, Dop e biologico: cambia la refezione scolastica

Dallo scorso gennaio, i pasti nelle scuole varesine sono forniti da Vivenda. La società, leader in Italia, rimarrà sino alla fine del 2014. Non è escluso un aumento dei buoni pasto

la mensa scolasticaArriva a Varese la prima società italiana di ristorazione nelle scuole. È, infatti, Vivenda, del gruppo “La cascina”, a essersi aggiudicata, superando sette contendenti, l’appalto della refezione del Comune di Varese: « Un capitolato molto difficile – ha commentato il responsabile commerciale della società Francesco Dossena – che ci ha impressionato per le richieste impegnative».

Dal gennaio scorso e fino a tutto il 2014, quindi, nelle scuole statali del Comune, oltre a a sei materne e due nidi, la nuova società di ristorazione fornirà circa 2200 pasti al giorno, spaziando tra cibi biologici, Dop, Igp e a chilometro 0. Novità ci saranno anche sul piano della distribuzione che avverrà tramite 10 furgoni ecofuel. Nuovissimi contenitori “isotermici” garantiranno il calore della pietanza grazie ad un sistema di insufflattori innovativo.

Rimangono due i centri di cottura: alla media Anna Frank e all’elementare Parini, dove la ditta apporterà migliori e cambierà i macchinari più vetusti come una nuova polpettatrice e una nuova hamburgatrice. Inoltre, in ogni refettorio, Vivenda posizionerà un forno a microonde e di un frigorifero.
Le 99 persone impiegate in questo settore verranno formate da Vivenda con un centinaio di ore di corso per imparare la nuova metodologia. 

I genitori che vorranno conoscere in dettaglio il menù del giorno potranno collegarsi al sito web, in fase di realizzazione, dove verrà presentata la ricetta e gli ingredienti utilizzati. A disposizione anche una dietista on line per curiosità o suggerimenti.

Da settembre, infine, dallo stesso sito si potrà pagare le rette, utilizzando la Carta regionale dei Servizi,  e tenere sotto controllo la propria condizione “contabile”. Quanto costerà il buono pasto, non è ancora cosa certa: « Io mi batterò per tenere fermi i costi ancora per il prossimo anno – assicura il Sindaco Attilio Fontana – ma con i tagli che ci ritroviamo, dobbiamo vedere ogni cosa. Tra oggi e domani valuteremo con precisione se i tagli alla cultura e allo sport saranno sufficienti, altrimenti bisognerà mettere mano ai servizi alla persona».
Il costo annuale del servizio a carico del Comune è pari a 1.976.090 euro.
I pasti complessivamente serviti nell’anno sono circa 217.000.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Febbraio 2011
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