Servizio pasti a domicilio, oltre quarantamila quelli forniti nel 2010

Numeri in crescita per una necessità avvertita da più persone, non solo anziani. Circa duecento le persone servite quotidianamente in città dalla coop Primavera, in stretta collaborazione con i servizi sociali

Dati in crescita per un servizio importante, non nuovo ma evidentemente apprezzato e necessario: quello della consegna dei pasti a domicilio. Se ne è parlato stamane in municipio a Busto Arsizio, dove l’assessore ai servizi sociali Mario Crespi ha voluto sottolineare alcuni dati del servizio, affidato alla cooperativa sociale Primavera. Gli utenti quotidianamente seguiti con due pasti completi sono quasi duecento; non tutti richiedono il servizio ogni giorno, naturalmente. I pasti distribuiti sono stati 43.123 nel 2010, precisa l’assessore: e se in febbraio se ne sono serviti circa 3300 pasti, a dicembre si è saliti a quota saliti a 4200. Numeri consistenti, anche "spalmandoli" sui trenta giorni, tenendo conto che il servizio di consegna in città è svolto da otto persone.
Il costo del servizio è suddiviso tra il Comune e l’utente. Si va, in dipendenza delle fasce di reddito ISEE, da 75 centesimi a 8 euro per due pasti al giorno, primo, secondo, contorno. La differenza tra il costo pieno e quanto viene pagato la mette il Comune. "La tipologia dell’utenza è del tutto eterogenea, non bisogna pensare solo alla famiglia bisognosa o fragile, il servizio viene usato un po’ da chiunque"; spesso l’utente è una persona anziana, ma non sempre, le nuove povertà e la solitudine, ad esempio tra i divorziati, ampliano la clientela. "Questo è un servizio che ha una valenza sociale e può migliorare la qualità della vita" sottolinea Crespi. "I dati crescono per la crisi da un lato, ma anche e soprattutto per un passaprola positivo che si è diffuso".
Cristina Lunardoni, responsabile del settore ristorazione della coop Primavera, ricorda che questa serve oltre Busto Arsizio altri significativi centri della zona: Castano Primo, Cardano al Campo, Vergiate, Sesto Calende, più vari privati in Comuni non aderenti "lungo la stada" delle consegne. I pasti, preparati nei centri cottura di cui dispone la cooperativa (a Gallarate, Cavaria, Cantello, Lavena Ponte Tresa), e controllati periodicamente dal tecnologo alimentare Marco Tosi, per verificarne la qualità – si usano alimenti di origine biologica, e preferibilmente acquistati o prodotti in zona – vengono serviti in contenitori termici. "Abbiamo cinque ‘giri’ che coprono tutta la città, i nostri sono operatori selezionati, preparati e formati, hanno un tesserino identificativo e la giacca aziendale, tanto per rendere chiaro chi suona al campanello e perchè (le truffe agli anziani sono sempre in agguato). Il personale conosce le necessità dell’utenza, e per molti è uno dei pochi contatti sociali della giornata, "quindi cerchiamo di limitarne il turnover". Il contatto con i servizi sociali è stretto: li si avvisa ad esempio se qualcuno non risponde al campanello. Una telefonata dagli uffici di via Roma, e si controlla.

Il servizio c’è, la necessità anche. In 96 a Busto Arsizio hanno usufruito di un pasto il giorno di Natale, ricevendo anche un piccolo regalo e il panettone. E’ solitudine anche questa. Il servizio ha tra i vantaggi la flessibilità. "Anche tramite l’e-mail" spiega Crespi "gli utenti possono richiedere ogni giorno variazioni di menù legate alle sue necessità". Quando si tratta di persone anziane o malate si tiene conto in modo particolare delle loro limitazioni. Il menù è disegnato sulle quattro settimane, con una certa varietà e possibilità di scelta: consegnato un lunedì viene ritirato il mercoledì e i dati inseriti in un sistema informatizzato in base al quale si preparano e confezionano i pasti. Poi c’è la fase della consegna, e delle piccole attenzioni al cliente. "L’anziano è come un nostro parente" dice Lonardoni. "C’è l’hardware, ‘è il software c’è l’organizzazione ma anche e sempre la sensibilità" dice Quintino Magarò, direttore generale della coop Primavera (nonché consigliere comunale a Gallarate). "Siamo sul territorio da vent’anni" rivendica. "La nostra è la prima cooperativa sociale di tipo A e B, con recupero e inserimento di soggetti svantaggiati, in questa zona, e abbiamo certificato il nostro servizio, a monte del quale c’è tutto un lavoro che ci permette di essere fra i leader a livello nazionale. Busto è stato fra i primi comuni ad applicare in modo capillare il servizio pasti; ma vorei ricordare che per tre anni abbiamo servito Milano città, qualcosa come oltre tre milioni di pasti. sempre a prezzi convenientissimi, dove si trovano primo, secondo, contorno a meno di 6-7 euro? Oggi forniamo circa 3-4mila pasti giornalieri, e questo 365 giorni l’anno".

I dati dell’ultimo quadrimestre 2010

SETTEMBRE 2010
 
Totale utenti  giornalieri  133
Totale pasti mensili   3362
Totale utenti con frequenza media il Sabato   113
Totale pasti mensili Sabato   452
Totale utenti con frequenza media Domenica    107
Totale pasti mensili Domenica     430
 
OTTOBRE 2010
 
Totale utenti  giornalieri  128
Totale pasti mensili  3615
Totale utenti con frequenza media Sabato   113
Totale pasti Sabato   565
Totale utenti con frequenza media Domenica    107
Totale pasti Domenica     535

NOVEMBRE 2010
 
Totale utenti  giornalieri   131
Totale pasti mensili   3541
Totale utenti con frequenza media Sabato   114
Totale pasti Sabato   456
Totale utenti con frequenza media Domenica    109
Totale pasti Domenica     436
 
 DICEMBRE 2010
 
Totale utenti  giornalieri   129
Totale pasti mensili   3617
Totale utenti con frequenza media Sabato   110
Totale pasti Sabato   440
Totale utenti con frequenza media Domenica   105
Totale pasti Domenica     420
Totale utenti Natale 2010    96

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Pubblicato il 01 Febbraio 2011
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