Sono italiano e voglio festeggiare

Oltre 170 commenti e quasi 600 voti per il nostro sondaggio sulla festa per l’Unità d’Italia. L’argomento ha “risvegliato” i lettori di Varesenews. Non a tutti è piaciuta la lettera del giovane leghista che ha dichiarato di volersene andare in Irlanda nei giorni intorno al 17 marzo, data scelta per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia; il 63 per cento dei lettori che ha risposto ai sondaggi trova giusto invece poter festeggiare. Il resto è diviso equamente tra chi vuole lavorare e chi vorrebbe invece che la festa venisse celebrata sui luoghi di lavoro o a scuola con una manifestazione simbolica. Ma sono i commenti alla lettera l’aspetto più interessante da analizzare. Molti hanno semplicemente invitato Maurizio, autore della lettera, a restare in Irlanda visto che non si sente italiano. Ma altri altri invece difendono la sua scelta: “Sono una 21enne che si ritrova perfettamente nella lettera di questo ragazzo- scrive Marilena. L’Italia è un paese diviso composto da gente che cerca di fregare i suoi stessi connazionali, che non apprezza niente del patrimonio che abbiamo e che guarda TV spazzatura. I politici (destra e sinistra) sono una manica di "magna magna" attaccatti con le unghie e con i denti al loro "cadreghin" e questa è la loro unica preoccupazione. Intanto l’italia va a rotoli”. Ma c’è anche chi mette in luce un aspetto che in effetti non si può trascurare: al governo, in quell’Italia che il giovane critica tanto, c’è il partito di cui lui stesso è portavoce, la Lega appunto: “Voi leghisti avete rotto con non mi sento italiano, lo si vede dai politici che vi rappresentano, Roma ladrona abbasso il tricolore , ma a Roma ci stanno bene mangiano bevono e ingrassano alla nostra salute”.
Insomma, la questione del 17 marzo mette in risalto tutta la complessità e il “tormento” che sta dividendo il nostro Paese.