Stazioni della linea Varese-Treviglio “bocciate” dalla Cgil

Anche il sindacato dei trasporti Filt ha svolto un'indagine sulle strutture di tre tratte ferroviarie. E propone un accordo tra Regione, associazioni, Comuni, aziende per renderele vive e sicure

Le stazioni lombarde di nuovo al centro dell’attezione. Dopo l’iniziativa del Pd in Consiglio regionale e l’annuncio della Regione sulla futura possibilità di stipulare convenzioni per gestirle, ora anche la Filt – Cgil Lombardia accende i riflettori sul problema. Nei due mesi scorsi – dicembre e gennaio – ha infatti condotto un’indagine sul tutte le stazioni di tre linee molto frequentate dai pendolari: Varese – Treviglio, Treviglio – Bergamo e Milano – Lecco (i link rimadano ai report per ogni stazione). Due mesi per scattare foto, contare macchinette obliteratrici rotte, ispezionare i bagni, valutare i servizi per i disabili.
E il risultato – in linea con quello emerso dalla precedente iniziativa (del tutto simile, bisogna ammetterlo) del Pd  – è una sonora bocciatura per molte stazioni.  «Ci sono situazioni differenziate – spiega il segretario generale FILT – CGIL Lombardia Nino Cortorillo – con punte negative di fatiscenza e di vero e proprio degrado. Uno stato che il sindacato e i pendolari denunciano da anni». Un degrado, che secondo la Cgil,sui cui certamente non ci saranno interventi in tempi brevi. «Anche per queste ragioni – continua Cortorillo – l’aumento delle tariffe che sarà del 20 per cento nel 2011 colpisce gli utenti senza migliorare il servizio fornito».          

L’indagine sulla Varese-Treviglio – Non brilla certamente per qualità rispetto alle altre due tratte la Varese – Treviglio (Ferrovie dello Stato). In provincia di Varese coinvolge le stazioni di Varese, Gazzada-Schianno-Morazzone, Castronno, Albizzate – Solbiate –Arno, Cavaria – Oggiona – Ierago, Gallarate, Busto Arsizio. Quasi il 70 per cento delle strutture non è presenziato, il 50 per cento è visibilmente sporco e in un terzo dei casi sui muri ci sono graffiti e scritte. In più della metà dei casi non c’è la sala d’aspetto e, dove ci sono, la metà sono sporche, in più dell’80 per cento ci sono rifiuti e in un terzo i muri sono ricoperti da graffiti. Più del 50 per cento dei sottopassaggi sono danneggiati e in nessuna struttura c’è il deposito bagagli. Quasi il 70 per cento delle stazioni è priva di servizi igienici, ma soprattutto poco meno del 60 per cento delle strutture non sono accesibili a disabili, persone con difficoltà motoria o per persone con passeggini e carrozzine. Anche per le persone ipovedenti, la situazione non è facile: nel 50 per cento dei casi non ci sono mappe e nel 56 per cento non ci sono percorsi.
Va meglio la situazione "biglietti": nel 50 per cento delle stazioni c’è la biglietteria e nell’82 per cento c’è l’emetittrice automatica. Buona anche la situazione dei collegamenti con altri mezzi: in quasi l’80 per cento dei casi ci sono collegamenti con il trasporto urbano e nel 75 per cento con il tarsporto extraurbano.

Le proposte – Quali sono quini le proposte avanzate dalla Filt Cgil? Prima di tutto "Obiettivo Stazioni vive e sicure": un accordo tra Regione/Associazione Comuni lombardi/Rfi/Ferrovie Nord che porti a rendere vive, sicure ed utilizzate le stazioni, destinando gli spazi attualmente deserti e fatiscenti ad uso commerciale e culturale. In secondo luogo "Obiettivo qualità stazioni": raggiungere entro 24 mesi standard di qualità per informazione, biglietteria, parcheggi, punti interscambio, pulizie, toilettes, punti commerciali etc. Stadard da far verificare e certificare da Enti riconosciuti e indipendenti da istituzioni ed imprese.
E infine, quella che Cortorillo definisce una vera e propria "rivoluzione" in questo campo: "Obiettivo qualità servizio e tariffe", ovvero inserire lo stato delle stazioni fra gli indici che vanno a definire la qualità del servizio ferroviario. «Proponiamo – spiega il segretario – che gli aumenti tariffari del trasporto pendolare, a partire da quelli di maggio, siano rapportati non solo alla qualità ed efficienza dato dal materiale ferroviario e dalla puntualità dei treni ma, anche, sulla base della qualità complessiva delle stazioni, sulla base di parametri ed indici certificati e resi pubblici».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 03 Febbraio 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.