Studenti lombardi, esercito di liceali

Il 42% dei quattordicenni lombardi ha scelto un percorso liceale. Oltre dodicimila puntano sullo scientifico e più dei tre quarti si fidano della scuola statale

Un popolo di liceali. Gli studenti lombardi hanno pochi dubbi: in futuro vogliono studiare, liceo e poi università. Le iscrizioni dei ragazzi di terza media al ciclo superiore si sono concluse venerdì scorso 12 febbraio. Grazie all’anagrafe studentesca, l’Ufficio regionale ha seguito pressoché  in tempo reale le scelte dei quattordicenni.

Dei 93.000 alunni lombardi, il 42% si è orientato sui licei, il 29% sugli istituti tecnici, l’11% sui professionali, il 17% sui percorsi regionali di istruzione e formazione professionale. 

I tre quarti dei ragazzi non ha avuto dubbi circa la qualità della scuola pubblica: circa 72.200 alunni hanno scelto le scuole statali, 5.300 le scuole paritarie e 12.300 i centri di formazione professionale regionali, mentre 3.300 frequenteranno i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale attivati all’interno delle scuole statali.

Il percorso di gran lunga più richiesto è quello del liceo scientifico, con circa 12.500 iscritti, decisamente più arretrati il liceo linguistico (6.400), il liceo delle scienze umane (erede delle  sperimentazioni dell’ex istituto magistrale: 5.600 alunni iscritti), il liceo classico (3.700) e il liceo artistico (3.600); i licei musicali, vista la loro specificità e il loro ridottissimo numero, raccolgono  circa 350 iscrizioni.

Tra gli istituti tecnici spiccano nel settore economico l’indirizzo “amministrazione, finanza e  marketing” con 8.900 iscritti e nel settore tecnologico l’indirizzo “informatica e  telecomunicazioni”, con 3.700.

L’ex istituto alberghiero (“servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”) riscuote il maggior successo nell’ambito dell’istruzione professionale quinquennale, mentre il percorso triennale regionale più richiesto è quello di “operatore del benessere” (3.700).

Da un’analisi più approfondita dei dati emerge un sostanziale equilibrio tra i diversi percorsi: nell’area professionale, tra percorsi di ordinamento statale e regionale, rientra il 28% del totale.

La differenza tra iscritti ai licei e agli istituti tecnici si ridimensiona se all’ambito tecnico  strettamente inteso si aggiungono i dati relativi ai licei delle scienze applicate (5.600 alunni), eredi  dei licei tecnologici diffusamente presenti presso gli ex istituti tecnici industriali. Si arriva così ad una sostanziale parità di iscrizioni (circa il 36% per entrambi gli indirizzi).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Febbraio 2011
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