Anche sei lombardi nella missione umanitaria in Tunisia

Oltre al direttore generale e al direttore sanitario di AREU, parteciperanno alla missione esplorativa 4 specialisti con il compito di capire i bisogni dei profughi

Sei lombardi nella missione umanitaria italiana in Tunisia. La nostra Regione ha scelto i professionisti cui spetterà il compito di raccogliere informazioni e individuare i bisogni dei profughi. All’incontro svoltosi al Viminale per mettere a punto i dettagli della missione hanno partecipato l’assessore alla Sanità di Regione Lombardia Luciano Bresciani e Alberto Zoli, il Direttore Generale dell’AREU, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, coordinatore della missione per la parte sanitaria.

I componenti della delegazione lombarda sono due medici esperti di organizzazione, lo stesso dottor Zoli dell’AREU e Marco Salmoiraghi, direttore sanitario dell’AREU; poi Giorgio Ciconali (igienista ASL Milano) Alberto Volonterio (infettivologo ospedale NIGUARDA) Natali Sora Gloria (farmacista ospedali RIUNITI BERGAMO) e Cocozza Eugenio, chirurgo d’urgenza all’ospedale di Circolo. La delegazione della Lombardia avrà il compito di individuare i bisogni e raccogliere informazioni in particolare sui seguenti aspetti di carattere sanitario:
– eventuale presenza e funzionalità di strutture sanitarie sul territorio
– valutazione presumibile della popolazione da supportare, della tipologia di eventuali pazienti, della
situazione dei profughi e del loro stato psicologico, delle condizioni dell’habitat relativamente a rischi
epidemiologici evolutivi
– età media della popolazione
– restrizioni sanitarie imposte dalla religione o altre esigenze specifiche
– orientamento sulle modalità di impiego dei mezzi, itinerari preferenziali, precauzioni per eventuali rischi
biologici, tossici, esplosivi, di crollo ecc.
 
In generale, la ricognizione deve acquisire informazioni quali la valutazione della sicurezza del luogo, il numero stimato della popolazione coinvolta, il tipo di risorse occorrenti, l’accessibilità del luogo, l’estensione geografica dell’area interessata e caratteristiche morfologiche del territorio, la stima dei tempi di permanenza dei soccorritori sul posto e le condizioni meteo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Marzo 2011
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