Falsi Guttuso, assolta Marta Marzotto
La corte d'appello ribalta la sentenza di primo grado
La corte d’appello di Milano ha assolto Marta Marzotto e lo stampatore Paolo Paoli, dall’accusa di aver venduto false serigrafie di Renato Guttuso, perchè il fatto non sussiste. I giudici di secondo grado hanno ribaltato la decisione del tribunale di Varese che aveva condannato a 8 mesi stampatore e nobildonna, difesi rispettivamente dall’avvocato Fabio Ambrosetti e dagli avvocati Jean Jacques Prati Lucca e Marco Marzari
La contessa, per l’accusa, si era resa responsabile di aver riprodotto nel 2000, senza averne titolo, 700 serigrafie del Maestro di Bagheria, che proprio a Velate aveva un suo atelier. Il reato contestato alla Marzotto e allo stampatore Paolo Paoli di Varese consisteva nella violazione di una legge del 1999 che tutela la trasparenza del mercato dell’arte. La vicenda trae origine dalla causa intentata dinanzi al Tribunale varesino dal figlio adottivo dell’artista Fabio Carapezza Guttuso.
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