I cristiano democratici del Pdl: «Solidarietà agli immigrati»
Il gruppo, rappresentato dal vice-coordinatore provinciale Chierichietti, chiede che prevalga la solidarietà di fronte ai continui sbarchi a Lampedusa di immigrati nordafricani
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dei cristiano-democratici del Pdl varesino, rappresentati dal vice-coordinatore provinciale del Pdl provinciale Antonio Chierichetti, a sostegno dei nordafricani che a migliaia stanno sbarcando sulle coste di Lampedusa in questi giorni. Sulla scorta dell’appello fatto da Alef.
E’ davvero l’ora della solidarietà. I cristiano democratici del PDL varesino si uniscono all’appello lanciato da ALEF, l’Associazione Liberi e Forti, presieduta da Ettore Bonalberti, che si riconosce nel partito popolare europeo, nell’affermare che davanti agli sbarchi continui di centinaia e centinaia di migrantes dalle coste nordafricane, su barconi stracolmi di donne, bambini e uomini di ogni razza ed età, e all’impatto non più sopportabile dalla nobile e generosa gente di Lampedusa non possiamo più far finta di niente.
L’esodo biblico conseguente a quanto sta accadendo con la guerra in Libia e il ribollire dell’intera area della costa sud del Mediterraneo non può essere sopportato dalla sola Sicilia. Certo, esistono precise responsabilità e doveri dell’Unione europea nella quale è ora di denunciare l’ottusa politica opportunistica dei francesi, sempre pronti a innalzare la bandiera della difesa dei diritti umani, quanto impegnati soprattutto nella difesa dei loro interessi e alla mercé di un Presidente che cerca di recuperare consenso, dopo la fallimentare politica in Tunisia, con l’evocazione dell’antica grandeur.
In attesa che si chiariscano responsabilità e impegni in sede europea, compito fondamentale del nostro governo, non possiamo che condividere quanto sin qui è stato posto in essere dai nostri ministri dell’interno, Maroni e della difesa, La Russa. Non possiamo invece che condannare le politiche di chiusura egoistica messe in campo da molte,troppe regioni, senza distinzione di colore politico.
E’ l’ora di far scattare la solidarietà di tutta l’Italia e di favorire politiche di generosa disponibilità all’accoglienza di questi disgraziati. La nostra è una terra che, alla pari e, in molti casi, in misura assai maggiore di altre regioni, ha conosciuto il fenomeno dell’emigrazione con cui ha saputo fecondare molte parti del mondo, non può sottrarsi a questo dovere.
Lo diciamo forte e chiaro ai nostri governatori regionali, da Roberto Formigoni a Luca Zaia, a Roberto Cota, convinti che anche gli amici del PDL e della Lega, in coerenza con le politiche coraggiose del ministro Maroni, non si sottrarranno a questo elementare dovere di solidarietà. Certo ci sarà il tempo di distinguere tra profughi e clandestini e di porre in essere ogni misura per facilitare il giusto trasferimento dei preventivati trecentomila arrivi nel resto d’Europa. Intanto, però, prepariamoci anche noi a fare la nostra parte. E’ un dovere morale cui non possiamo e vogliamo sottrarci.
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