La Lega: “Non alziamo la mano a comando”

«Si vede che Petrone non conosce bene i leghisti, neanche quando siamo in coalizione siamo lì solo per alzare la mano ma valutiamo sempre ciò che votiamo». Il capogruppo della Lega Nord Matteo Ciampoli non ha preso bene l‘attacco di Alessandro Petrone. Anzi rovescia le accuse sul PdL: «chi fa il centrosinistra a Gallarate è questo centrodestra, che ha permesso il campo nomadi».

Tutto nasce dai numerosi interventi della Lega in consiglio, per discutere delle singole osservazioni. Una scelta che ha accomunato il Carroccio al centrosinistra, nella lunga maratona iniziata lunedì e sospesa improvvisamente mercoledì sera per mancanza del numero legale. «Petrone considera vergognoso discutere le cose in consiglio comunale: non ci stupisce, se per loro il consiglio è solo passaggio burocratico e formale non è colpa nostra. Mi stupisce invece che pensassero di approvarlo in una sera sola».
E ora che si riparte con una nuova maratona di 11 giorni? «Non ci fa paura. Mi par di capire poi che il PdL vuole accorpare le osservazioni: lo facciano pure, se sono convinti della legittimità. Già l’altra sera erano pronti a proseguire, hanno votato a favore e poi sono stati smentiti» fa notare ancora il capogruppo leghista, secondo cui una discussione aperta e approfondita avrebbe «fatto il bene della città», anche per la delicatezza di un piano che potrebbe prestarsi ai ricorsi. E Ciampoli non risparmia neppure il presidente del consiglio comunale Donato Lozito: «Per quanto ci riguarda non ha più ruolo di garanzia, è solo un consigliere della maggioranza monocolore al governo a Gallarate»