Scoperto al Gaggiolo un contrabbando di gasolio
I carichi partivano dal Varesotto verso la Svizzera: la quantità distribuita era sempre inferiore a quella contrattata. Frode ai danni dei clienti e evasione dell'accisa sul prodotto petrolifero
La Guardia di Finanza ha sve un contrabbando di gasolio da riscaldamento alla dogana di Gaggiolo. Le prime indagini hanno evidenziato il funzionamento della frode: il gasolio, destinato a cittadini svizzeri, veniva scaricato alla consegna. Ma la quantità distribuita ai clienti finali era inferiore a quella contrattata (e risultante dai documenti di vendita e di esportazione). La materia prima sottratta veniva poi reintrodotta illecitamente in Italia, alimentando il mercato clandestino. La frode, oltre che un danno per i consumatori svizzeri, che ricevevano meno prodotto di quello ordinato e pagato, comportava anche l’evasione dell’accisa dovuta sul prodotto petrolifero (dato che la merce destinata all’estero non è gravata da tributi).
La scoperta – L’operazione di servizio è iniziata nella serata del 9 febbraio proprio nelle vicinanze del valico di frontiera di Gaggiolo. Una pattuglia di finanzieri della locale Compagnia ha controllato una autocisterna sospetta. Il presunto contrabbandiere è stato atteso al rientro dal territorio elvetico, dove si era recato per una consegna a domicilio di gasolio da riscaldamento.
L’autobotte, che era stata dichiarata vuota sulla linea di confine, nascondeva una minima quantità di gasolio da riscaldamento nelle tubazioni di scarico della cisterna ma all’interno del serbatoio di alimentazione ne erano contenuti ben 500 litri. La circostanza è servita come la prova del funzionamento del traffico illecito: si trattava, infatti, di parte del prodotto che avrebbe dovuto essere consegnato in Svizzera ma che era stato sottratto ed immesso nel serbatoio dell’autobotte per superare i controlli doganali al rientro in Italia. Questi ultimi infatti si concentrano normalmente solo sulla cisterna. Il gasolio da riscaldamento deve essere obbligatoriamente colorato di rosso, per distinguerlo da quello utilizzato per l’autotrazione, anche questo colorato, ma di verde. Il motivo della differenza cromatica sta nella tassazione più elevata per gli impieghi in autotrazione rispetto all’uso per il riscaldamento.
Un sms per allontanare il complice – I militari hanno subito effettuato una perquisizione domiciliare a Varese presso la sede aziendale dell’autotrasportatore fermato in prossimità della frontiera di Gaggiolo. Si tratta di un’ampia autorimessa dove i finanzieri sono arrivati poco dopo il controllo e appena in tempo per bloccare una persona che era in procinto di allontanarsi, alla guida di un’autocisterna, risultata contenere oltre 3.700 litri di gasolio da riscaldamento. Come successivamente accertato, si trattava di un complice, avvertito telefonicamente, dal soggetto controllato su strada, con un "sms" con scritto: "togli tutto di lì e porta via", inviato poco prima del controllo della Finanza.
Cinquemila litri sequestrati – La perquisizione dell’autorimessa ha permesso di trovare ulteriori contenitori pieni di gasolio da riscaldamento, in particolare un serbatoio, 5 taniche e vari fusti, contenenti una quantità complessiva di circa 1.000 litri di prodotto. Il gasolio, detenuto illecitamente, in totale ammontava a circa 5.000 litri ed era destinato ad essere ceduto abusivamente a clienti abituali, a prezzo di favore. Il prodotto è stato sequestrato e l’autotrasportatore artefice del traffico illecito e la persona connivente sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Varese, entrambi per contrabbando di gasolio; il secondo, anche per favoreggiamento personale, per avere tentato di far sparire le tracce dell’attività contrabbandiera. Quasi in coincidenza con l’operazione descritta, l’Autorità Giudiziaria di Varese, al termine del relativo procedimento penale, ha definitivamente confiscato 11.000 litri di gasolio, che erano stati sequestrati nel 2005 in circostanze analoghe sempre dai finanzieri di Gaggiolo, disponendo che il prodotto sia destinato a riscaldare le caserme della Guardia di Finanza.
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