“Sulla Fondazione hanno gettato montagne di fango”
L'ex sindaco Vittorio Solanti difende l'operato della Fondazione Montevecchio e i risultati ottenuti dal CdA nominato dal centrosinistra. "Cresciuti ricavi e utili"
«Non posso dimenticare le montagne di fango gettate sulla Fondazione Montevecchio». L’ex sindaco Vittorio Solanti difende a spada tratta l’operato e i risultati raggiunti dalla Fondazione, varata tre anni fa dalla giunta di centrosinistra. Il nuovo ente di diritto privato è stato al centro di un dibattito incandescente, contestata fin dall’inizio dal centrodestra, "scaricata" poi anche dalla sinistra radicale che ne fece strumento di battaglia in campagna elettorale. Solanti ricorda i risultati conseguiti dal Cda presieduto da Emilio Paccioretti: «I ricavi passano da 91.680 euro del 2009, ai circa 170.000 del 2010, mentre l’utile è salito da 480 euro nel 2009 a 19.750 euro nel 2010. Le attività (corsi, iniziative culturali, incontri etc. etc.) sono tutte straordinariamente cresciute nel triennio. L’obiettivo posto alla base della costituzione della Fondazione tre anni fa – ricorda ancora Solanti – è stato ampiamente raggiunto, prima del previsto, grazie alla sapiente e capace guida dei suoi amministratori. Un traguardo indubbiamente non facile, considerando il nulla dell’inizio e la grave crisi economica che sta attraversando il Paese. Sono stati fatti investimenti di restauro e manutenzione alla Villa che da anni necessitavano, mentre i suoi utilizzatori pubblici e privati sono notevolmente aumentati nel triennio». Il merito principale del CdA presieduto da Paccioretti – ribadisce Solanti – è stato quello di aver reso autonoma la Fondazione dal punto di vista economico, di averne fatto una realtà che si autosostiene.
Se ormai anche il centrodestra ha riconfermato la Fondazione nella sua operatività, non si sono mai placate le polemiche contro gli amministratori: «non posso certo dimenticare le critiche, le polemiche le chiusure aprioristiche, le "montagne di fango", che certe forze politiche e certi piccoli e mediocri personaggi che occupano la scena politica samaratese hanno gettato sulla Fondazione e i suoi amministratori. Il tempo, come sempre, ha ristabilito verità e giustizia. Ed io ne sono particolarmente lieto».
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