Abbondanza: “Non ci fermeremo qui”
Il coach di Villa Cortese: “Confermarsi non è mai facile come vincere la prima volta”. Calloni: “Volevamo assolutamente ripeterci per vendicare l’uscita dalla Champions”
Oltre alla rituale doccia di acqua e spumante, Marcello Abbondanza si becca pure una piccola escoriazione sulla testa nei festeggiamenti che seguono alla conquista della Coppa Italia da parte della MC-Carnaghi. Ma il suo commento, al termine della sfida con Bergamo, è all’insegna di un insospettabile aplomb: “È stata una buona gara – dice il coach – siamo stati bravi a prepararci in corsa, anche se avevamo avuto pochissimo tempo perché la semifinale di sabato era finito molto tardi. Il primo set ci è sfuggito per due distrazioni di troppo, ma le ragazze sono state bravissime a non mollare sulla loro rimonta nel terzo, a tenerle sotto e ad evitare l’ennesimo tie break”. A differenza dell’anno scorso, il successo non si lega solo all’eccezionale prestazione di Aguero: “Ha vinto una grandissima squadra – commenta Abbondanza – ma Tai mi è piaciuta tantissimo, pur non essendo ancora al 100% ha dato tutto quello che poteva”. Poi finalmente il tecnico romagnolo si abbandona a un po’ di entusiasmo: “Ci tenevo tantissimo per la squadra, che anche nei momenti peggiori mi è stata vicina e mi ha tutelato; per la società, per Flavio Radice che puntava molto su questa vittoria. E anche per me stesso, perché confermarsi non è mai facile come vincere. Continuiamo nel nostro trend, abbiamo giocato tre finali in un anno con due vittorie: l’unica macchia è l’uscita dalla Coppa, ma c’è da valutarla molto bene. In quel momento le difficoltà fisiche della squadra erano chiare, il fatto che le giocatrici abbiano capito e troppa gente intorno no ci ha cementato e dato la carica per capire cosa dovevamo fare. Stasera l’abbiamo fatto molto bene, adesso non ci vogliamo fermare”. Grande felicità anche per Raffaella Calloni, al primo successo in Coppa della sua carriera: a fine gara è spuntata anche qualche lacrima sul volto della centrale di Arconate. “Ero venuta qua per la Champions – dice la numero 13 di Villa – e purtroppo non l’ho potuta giocare, sono contentissima di aver vinto questa Coppa in cui volevamo assolutamente ripeterci. Siamo riuscite a farlo con un risultato molto più netto, ringrazio tutte le mie compagne e i tifosi che hanno fatto tutti questi km per riuscire a sostenerci. È stata la vittoria del gruppo, tutte hanno fatto il loro e abbiamo sfruttato le caratteristiche più peculiari di ciascuna giocatrice. Io forse sono stata un po’ sacrificata in attacco, ma a muro ho fatto la mia parte, se poi viene fuori Megan che “ammazza” chi sta a muro o in difesa, siamo a posto… Adesso lavoriamo per l’altro grande obiettivo, non ci siamo mai nascoste e da qui alla fine spero che riusciremo a fare ancora meglio”. Una dedica speciale per Paola Cardullo: “Questa vittoria è per Stacy Sykora, il cui stato di salute ci ha tenuto tutte sulle spine”. Il riferimento è alla pallavolista statunitense che è rimasta vittima di un grave incidente stradale in Brasile: nelle ultime ore le sue condizioni di salute sembrano essere migliorate. “Speriamo – aggiunge Cardullo – che questa seconda Coppa Italia possa rappresentare per noi un nuovo inizio, anche se non si può sempre vincere tutto”.
Il presidente Gian Carlo Aliverti analizza un trionfo meritato: “Il fatto di esserci ripetuti vuol dire che la società ha acquisito una certa mentalità. La prima volta è stata più emozionante perché non me l’aspettavo, questa più importante dal punto di vista tecnico: eravamo più preparati di Bergamo e loro in qualche modo sono stati penalizzati dall’intensissima semifinale di ieri, anche se poi hanno lottato fino all’ultimo. Davvero devastante Hodge, ma sono state brave tutte: Aguero, Cruz, Cardullo, i centrali. È la vittoria corale che ci dà la maggiore soddisfazione”.
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