L’Udc con Massimo Bossi, famiglia e sicurezza
Il partito ha espresso negli ultimi anni l'assessore alla sicurezza. Oggi rilancia a partire dai temi più cari, come la famiglia e l'educazione
Anche l’Udc appoggia il candidato sindaco del centrodestra Massimo Bossi. Una scelta a cui si è approdati per gradi, da una iniziale freddezza, grazie anche alla presenza di un assessore, Paolo Cazzola, già nelle file della maggioranza di governo. «Nell’azione amministrativa -spiega Cazzola – l’Udc ha sempre potuto esprimere i suoi valori di moderazione, concretezza e responsabilità nella gestione della sicurezza». L’assessore uscente cita il coinvolgimento e la promozione del volontariato (dalla protezione civile ai vigili del fuoco volontari) e l’uso di politiche repressive a fianco di quelle educative, ad esempio sull’abuso di alcol.
Ora si riparte con nuove candidature, nella speranza di esprimere anche nuovi consiglieri: «La nostra lista è fatta davvero da gente di centro, casalinghe, avvocati, artigiani. Significativa in particolare la quota rosa al 40% (10 donne), che rispecchia anche la nostra particolare attenzione per la famiglia». Alla famiglia guarda il programma, che ha ai primi posti la «battaglia per l’introduzione del quoziente familiare "Parma"», sull’esempio della città emiliana e alla sfera educativa (attenzione a stage e introduzione al mondo del lavoro, completamento del Piano Scuole). In questo senso si è scelta anche la candidatura di persone del mondo della scuola come Giuseppe Giarratana, ex direttore didattico in città.
Alla conferenza stampa – oltre al candidato sindaco Massimo Bossi – sono intervenuti i vertici locali rappresentati da Giuseppe Bertinotti e Luigi Patrini, oltre che provinciali con Christian Campiotti. Cazzola rappresenta un po’ la continuità con il lavoro fatto, però non si ricandida: «Può sembrare strano che un assessore non si candidi, ma noi teniamo divisi i piani politici e amministrativi. Lo stile Udc è di non spingere cavalli al trotto, in questa plaza de toros credo che avere due assessori (l’altra è Isabella Peroni, del PdL) che si spendono solo sul piano amministrativo non sia una scelta sbagliata. Anche altrove l’Udc non ha ricandidato gli assessori, ad esempio Gregorio Navarro a Varese».
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