Si è spento nella notte lo scultore Gianluigi Bennati, 84 anni, personaggio molto noto a Gazzada Schianno e nel mondo dell’arte della provincia.
Nato a Milano nel 1927, si è formato all’Istituto Artigianelli di Milano dove ha appreso l’arte dello scolpire in legno. Nel 1961 ha vinto il suo primo concorso pubblico di scultura con il Monumento ai Caduti di Solbiate Arno. Nel 1971 è insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. Nel 1974 realizza i portali della chiesa di Gazzada. Nel 1976 porta a termine il ritratto ligneo al celebre medico Christian Bernard, già collezionista di opere di Bennati. Del 1984 è il Monumento ai Caduti sul lavoro di Legnano, dell’anno successivo il
monumento bronzeo dedicato alla Resistenza collocato a Varese in Largo Resistenze. Ha realizzato l’altare per la chiesa dei Frati di Bizzozero a Varese, il battistero in ceramica per la parrocchia di Bobbiate, la Madonna in bronzo collocata nella Canonica della Basilica di

San Vittore a Varese e il grande altorilievo in bronzo raffigurante papa Paolo VI per l’oratorio di San Vittore. Suoi lavori sono custoditi presso il Museo d’arte moderna e contemporanea di Varese, la Galleria d’arte moderna di Gallarate, la Fondazione Pagani di Castellanza, il Museo d’arte moderna di Udine, al Museo d’arte moderna di Brindisi e in altre istituzioni pubbliche.
Nel 1999 si è candidato alla poltrona di sindaco di Gazzada Schianno per la Lega Nord, perdendo la sfida con Alfonso Minonzio.
Lo ricorda con un filo di commozione il sindaco del paese dove ha vissuto e lavorato per tutta la vita,
Cristina Bertuletti: «Era una persona disponibile, semplice, sempre in mezzo alla gente – commenta -.
Un gran persona e un artista di livello, con un estro ed una forza unica nelle sue opere. Il Comune lo ricorderà in modo significativo. Purtroppo nell’ultimo periodo se ne sono andate persone di grande valore per il paese, il cavalier Aldo Ponti, Guerriero Paolucci e adesso anche Gianluigi Bennati: in tre settori come industria, sociale e arte Gazzada ha perso personaggi di livello assoluto, tre figure che non dimenticheremo».
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