Legambiente: “No all’aumento delle tariffe del trasporto”
Dario Balotta, esperto trasporti Legambiente della Lombardia, interviene in merito alla conferma dell'incremento dei costi a partire da agosto
Riceviamo e pubblichiamo
La Regione Lombardia ha confermato la decisione di aumentare di un altro 10% le tariffe di treni ed autobus. I parametri reali di qualità non sono stati raggiunti infatti a Gennaio le soppressioni mensili dei treni sono state 303, a febbraio 306, a marzo 356 e ad Aprile 358 (+18% tra gennaio ed Aprile). Vi è stata inoltre una crescita enorme dei guasti ai locomotori che hanno richiesto l’intervento di un locomotore di soccorso infatti si è passati da 59 guasti di Gennaio ai 120 di febbraio, 104 di Marzo fino ai 175 di Aprile (+ 196% gennaio Aprile).
La riduzione di vetture ai treni rispetto a quella programmata è stata sempre elevata 4% Gennaio, 3,6% Febbraio, 3,2% Marzo e 3,3% ad Aprile. La soglia massima del 3% fissata dal contratto di servizio è sempre stata abbondantemente superata.
La giustificazione di un nuovo aumento del 10% per incrementare gli investimenti non tiene. Si spendono troppi soldi per treni vuoti come il Malpensa-Milano Centrale che trasporta solo 1.500 al giorno ma i 51 treni giornalieri offrono 21.063 posti con un deludente coefficiente di utilizzo del 7%.
Il costo annuale di questo treno è di quasi 15 milioni di euro l’anno che potrebbero andare ad investimenti evitando l’aumento delle tariffe.
Non solo ma i parametri di misurazione della qualità devono essere legati anche a principi di efficienza della qualità e sulla rapidità della manutenzione dei rotabili. A fronte dell’aumento dei treni giornalieri e di conseguenza del fabbisogno manutentivo dei rotabili la capacità manutentiva di Trenord è diminuita tant’è vero che senza pezzi di ricambio, con una scarsa manutenzione programmata e personale delle officine insufficiente le vetture sostano in media 32 giorni per ogni riparazione mentre normalmente nelle officine ferroviarie europee i mezzi sostano 2 o 3 giorni medi.
Prima di fare nuovi aumenti vanno verificate tutte le strade per ridurre i costi di esercizio, aumentare l’efficienza gestionale ed integrare la rete dei servizi tra Trenord i trasporti su gomma urbani ed extraurbani.
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