Oprandi: faccio la consigliera semplice per il bene del Pd

Scoppia la pace nel partito. La candidata sindaca richiama alla partecipazione e all'unità tra i democratici e si dice disponibile a rinunciare al ruolo di capogruppo, per il bene di tutti, senza scontri

La politica si fa anche da soldato semplice. Luisa Oprandi la pensa così. Ha recuperato 4mila voti al ballottaggio e ottenuto come candidato sindaco 16.600 voti, ma al suo partito spiegherà che è giusto mettere l’interesse del collettivo davanti a quello del singolo. Parte da questa considerazione, ispirata all’idea della «bella politica», la mossa di Luisa Oprandi, che invierà una lettera ai vertici del Pd , in cui dà la disponibilità a sedere nel gruppo in consiglio comunale senza galloni. Rinuncia cioè a rivendicare il ruolo di capogruppo che potrebbe spettarle visto che è stata la candidata sindaco e chiede una soluzione condivisa, e soprattutto senza spaccature.

oprandi mirabelli «Il gruppo consiliare deciderà in piena autonomia e voterà il suo capogruppo» spiega dal canto suo il segretario cittadino Roberto Molinari garantendo che i vertici non influiranno, ma è anche possibile la strada della soluzione condivisa e senza guerre interne alla quale sembra ispirata la lettera della Oprandi. L’insegnante varesina vuole però restare nel gruppo consigliare democratico. Le è sembrato fuori luogo la proposta di creare un gruppo esterno al Pd, perché oltretutto costerebbe ai cittadini. (nella foto, Oprandi e il consigliere Fabrizio Mirabelli)

Il gesto di buona volontà arriva in un momento delicato per il suo partito che è improvvisamente avanzato ma con alcuni problemi: negli ultimi giorni è emerso un clima, a volte molto aspro, tra militanti e correnti ed è per questo che il segretario Fabrizio Taricco ha rivolto a tutti un forte richiamo all’unità. «Mi ha molto amareggiata in questi giorni la mancanza di sufficiente serenità all’interno del Partito Democratico – scrive in uno stralcio della lettera – e soprattutto constatare come il motivo delle discussioni sia sorto per la scelta del capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Varese».

In un altro passaggio afferma che le stanno più a cuore l’unità e la partecipazione di tutti che gli incarichi: «Qualora il partito la ritenesse la scelta migliore, do la mia disponibilità serenamente a essere nel gruppo consiliare del Pd di Varese come semplice consigliera, in una logica di servizio alla città e ben lontana dall’idea che possa essere un qualsiasi incarico a determinare fratture, rapporto tesi e difficili nel nostro partito e nei conseguenti rapporti con la coalizione».

 

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Pubblicato il 10 Giugno 2011
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