Pro-Muovere Castellanza: “Un’idea alternativa per la Madonnina”
Il complesso delle case Aler in costruzione continua a scaldare la politica castellanzese. Con una mozione la lista di Matteo Mazzucco propone una soluzione al problema delle case Aler che nessuno vuole
Intervenire sull’area della Madonnina, dove sta sorgendo un complesso di case di edilizia residenziale pubblica (foto a sin.), si può e si deve. La lista Pro-muovere Castellanza ha presentato alla stampa questa sera, giovedì, una proposta per trasformare l’attuale costruzione in una struttura a basso impatto ambientale e trasferire sull’area dei palazzi di via San Giulio i 3,5 milioni di euro del fondo per la costruzione delle case Aler. Secondo il consigliere comunale Matteo Mazzucco, che porterà in consiglio la proposta presentata dall’architetto Claudio Borin e Luigi Croci (entrambi candidati di Promuovere Castellanza alle scorse elezioni), se c’è la volontà dell’amministrazione si potrebbe fare ancora in tempo ad abbattere i due piani già costruiti, trasformare la struttura in qualcosa di socialmente utile (ad esempio un asilo) e utilizzare i fondi messi a disposizione dal ministero per riqualificare i palazzoni popolari situati a 100 metri di distanza.
La mozione che verrà presentata nel prossimo consiglio comunale dice che la Regione Lombardia ammette la possibilità di modificare la localizzazione e la tipologia degli interventi finanziati attraverso la rimodulazione dell’accordo ex art. 14 Atto Integrativo dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la casa. Alla Giunta Comunale chiedono di attivarsi immediatamente per intervenire per una sospensione immediata dei lavori in Via Madonnina; avviare una verifica che, senza pregiudicare gli obiettivi Aler ed i diritti acquisiti dalle società incaricate alla realizzazione del nuovo edificio, acquisisca da Regione Lombardia l’autorizzazione a trasferire l’intervento edificatorio dell’ALER in Via San Giulio; studiare contestualmente soluzioni relative all’edificio attualmente in costruzione, dando priorità alle ipotesi della sua acquisizione al patrimonio comunale e prevedendo in via prioritaria la parziale demolizione e in subordine una ridestinazione funzionale che sia compatibile con il contesto ambientale, viabilistico, urbanistico e sociale dell’area.
Il palazzo in costruzione, infatti, è stato al centro di una battaglia tra i cittadini dell’area, che non hanno mai accettato l’idea di trovarsi un palazzo attaccato al campo da calcio, e parte della precedente amministrazione che sostengono la sua costruzione perchè "altrimenti si perderebbero i finanziamenti statali acquisiti" – avevano detto. La lista Pro-muovere è convinta che non ci sia nulla di scritto rispetto a questo punto e che sia ancora possibile un cambio deciso di rotta. Secondo i calcoli dell’architetto Borin abbattere e riqualificare la struttura di via Madonnina costerebbe meno che abbattere e riqualificare i palazzi di San Giulio ma, allo stesso tempo, riqualificare i palazzi di San Giulio (attualmente in condizioni fatiscenti) costerebbe meno che costruire i 42 apprtamenti della Madonnina. Il risultato finale sarebbe, dunque, avere il doppio degli appartamenti disponibili (oltre 80 in via San Giulio) in una posizione più idonea e ritrovarsi una struttura di tipo ricreativo e a basso impatto ambientale nell’area della Madonnina, destinazione più in linea con il vicino campo sportivo.
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