Stroncato traffico illegale di cuccioli di cane per migliaia di euro
Il Corpo Forestale, dopo diverse indagini, ha fermato un furgone con proveniente dall’est Europa con a bordo una quarantina di cuccioli di poche settimane di vita, destinati a commercianti delle provincie di Varese e Torino
Trafficavano cuccioli di cane dall’est Europa, ma sono stati fermati dal Corpo Forestale dello Stato. Al comando dell’operazione coordinata dalla procura di Busto Arsizio, il comando della Forestale di Tradate, guidata da Yuri Mantegazza. Nel mirino degli investigatori, dopo diverse settimane di indagine, è finito un furgone proveniente da un paese dell’est Europa con a bordo una quarantina di cuccioli di varie razze destinati a commercianti delle provincie di Varese e Torino. Finora non sono emersi altri particolari sull’operazione che si sarebbe svolta in provincia di Varese. Per ora si sa solo che i cuccioli non avevano più di 60 giorni: sono stati subito visitati da un veterinario che ha riscontrato in alcuni di essi delle patologie tra cui sospetto cimurro. I cuccioli dopo essere stati rifocillati sono stati poi trasferiti in una struttura Enpa della zona.I piccoli cani, così come il furgone, sono stati posti sotto sequestro in quanto in palese violazione alle normative vigenti in merito al trasporto, detenzione, maltrattamento, introduzione sul territorio nazionale e commercializzazione. Il conducente dell’automezzo è stato denunciato a piede libero. Da quanto è dato sapere, al comando di tale operazione sarebbe stato il Comandante della Stazione Forestale di Tradate che contattato non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
La normativa italiana prevede la commercializzazione dei cuccioli solo dopo i 111 giorni di vita dell’animale, con tutte le vaccinazioni sanitarie del caso ed la relativa documentazione sanitaria (passaporto). Purtroppo, però, quasi tutti i cuccioli provenienti dai paesi dell’est Europa, dove non vige la stessa norma, i cuccioli vengono staccati dalle loro madri dopo appena 40 – 50 giorni di vita, con tutte le conseguente del caso relative ad un incompleto imprinting da parte della madre. Di fatto staccando prematuramente un cucciolo dalla madre egli non acquisisce tutta una serie di nozioni comportamentali causa poi di patologie psico-comportamentali ed altre che i cuccioli porteranno con se per il resto della loro vita.
Il traffico di animali diventa spesso molto remunerativo per i malviventi. Grazie a compiacenti veterinari, a volte anche italiani, vengono compilati documenti sanitari (passaporti) con false date di nascita e con vaccinazioni inesistenti. I cuccioli a bordo di furgoni o auto private vengono introdotti in Italia per essere poi venduti in pochi giorni anche a mezzo internet.
Considerando che nei luoghi d’origine i cuccioli vengono pagati poche decine di euro, i margini di guadagno per i trafficanti sono enormi: basti pensare che ad ogni viaggio trasportano da 50 a 100 cani stipati in anguste gabbie su mezzi di trasporto senza il riciclo d’aria, che mediamente ogni cucciolo, a prescindere dalla razza, viene poi venduto ad una media da 500 a 800 euro circa, il ricavato viene stimato tra i 25mila ai 80mila euro a carico.
Purtroppo molti cuccioli non sopravvivono e quelli che ce la fanno porteranno con sé una serie di gravi patologie, che i loro futuri proprietari conosceranno e pagheranno caramente in seguito.
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