Deficit della Fondazione: “L’amministrazione convocò Lainati”

Il coordinamento del PdL ricorda alcuni passaggi: "A gennaio era stato attivato un gruppo ispettivo per verificare i conti". E sul futuro chiede di lasciare meno spazio ai vertici della Fondazione

Il Popolo delle Libertà di Gallarate interviene con una corposa nota ufficiale sul tema della cultura, al centro del dibattito soprattutto a seguito dell’emergere di un deficit nel bilancio della Fondazione Culturale Gallarate Città 1861. Pubblichiamo integralmente la nota (le sottolineature in neretto sono nostre)

 1.L’Amministrazione Mucci, sin dai primi anni di governo, ha compiuto una scelta di significativo impegno civile a favore della Comunità Gallaratese ed ha fortemente investito in cultura programmando e realizzando negli anni il progetto di polo culturale: è partita dalla volontà di dare corpo ad un “nuovo sistema culturale”, integrato, caratterizzato da un lato, dalla restituzione alla Città di due importanti Teatri, il Popolo ed il Condominio Vittorio Gasmann, e dalla edificazione del nuovo museo MAGA e, dall’altro, dalla scelta gestionale dello strumento delle Fondazioni di diritto privato, organismi nati, nelle intenzioni, come agili e snelli ed utili, tecnicamente, a consentire quel partneriato pubblico – privato alla base di un vero cambio di passo nella progettualità culturale Gallaratese. Rispetto a questa iniziativa Gallarate costuisce, ad oggi, ancora un unicum in Provincia ed infatti sinanco nel capoluogo Varese si discute oggi di mutuare ciò che all’evidenza costituisce un sistema virtuoso e, pertanto, riteniamo non si possa e non si debba effettuare alcuna marcia indietro, bensì nell’alveo di quella continuità amministrativa invocata dal neo Sindaco, chiediamo di dare vita all’ultimo tassello rappresentato dalla nuova biblioteca multipiano multimediale dotata di spazi e servizi moderni.

2.E’ doveroso, però, ammettere che lo start up fisiologico delle strutture e dello strumento gestionale, le Fondazioni, abbia riscontrato negli anni qualche doverosa necessità di “aggiustamento in corsa” cui era dedito, con riferimento specifico alla Fondazione culturale gerente i Teatri cittadini, il Governo Mucci (nella foto, il sindaco insieme al Presidente Mario Lainati, ndr) prima e, soprattutto, lo staff del Vicesindaco Bossi negli ultimi mesi. Occorre ribadire una volta di più che la Fondazione culturale è stata istituita dalla precedente Amministrazione con la precisa volontà di dare al sistema culturale Gallaratese la possibilità di intercettare quelle dinamiche e risorse derivanti dal mondo privato oggi imprenscindibili in tempi di contenimento delle maglie della finanza pubblica.

3.Veniamo ai fatti. A fine dicembre 2010 l’Amministrazione comunale era già edotta della necessità di far fronte ad un passivo contenuto, ed ancora tollerabile. A fine Gennaio a fronte di una istanza dell’organo di revisione dei conti la Provincia di Varese, organo di controllo sulle persone giuridiche di diritto privato, segnala all’Amministrazione comunale una sofferenza finanziaria di maggiore entità. Alla luce di questa comunicazione, l’Amministrazione comunale convoca il Presidente del CdA della Fondazione Lainati per chiarimenti e lo informa della istituzione di un gruppo ispettivo del Comune di Gallarate per la verifica di tutti i conti e di tutti i verbali del Consiglio di Amministrazione della Fondazione culturale il cui esame termina ai primi del mese di Maggio e cristallizza alcune criticità della gestione amministrativa in capo al Direttore Gallina ed indifferibili azioni da intraprendere per invertirne significativamente la rotta. L’Amministrazione comunale informa immediatamente il Presidente del CdA della Fondazione Lainati sulle criticità emerse: -la erosione del fondo di dotazione; -la esposizione debitoria nei confronti dei fornitori; -gli eccessivi costi di manutenzione ordinaria, di pulizie e di assunzione di personale la cui responsabilità erano, e sono ancora in campo al Direttore della Fondazione; -gli eccessivi costi di alcune iniziative collaterali incapaci di trovare forme di finanziamento per raggiungere autonomamente il pareggio di bilancio. Ed ha chiesto, altresì, al Presidente del CdA della Fondazione Lainati, di ripristinare un fortissimo collegamento della programmazione e gestione della Fondazione con l’Amministrazione comunale, in modo da monitorare constantemente l’andamento del percorso di riequilibrio economico che non poteva prescindere, a tenore della precedente Amministrazione, e non può prescindere, diciamo noi, da importanti modifiche gestionali. Innanzitutto rivisitazione drastica dei meccanismi e della titolarità dei poteri di affidamento di lavori, servizi e forniture afferenti i Teatri; una approfondita riflessione sui costi eccessivi di personale, la cui assunzione era, ed è ancora, in capo al Direttore Gallina, e sulla convenienza e l’arricchimento, in termini culturali, portato alla Città di Gallarate da alcune iniziative ideate e promosse dalla Fondazione, su cui l’Assessorato di riferimento aveva avviato verifiche. Da ultimo, chiedeva l’amministrazione comunale al Presidente del CdA della Fondazione Lainati, all’esito della ispezione e ricognizione sul quinquennio amministrativo della Fondazione, e conferma oggi la richiesta il Coordinamento cittadino del Popolo della Libertà, la assolutamente opportuna e improcrastinabile netta discontinuità rispetto alla attuale dirigenza tecnica ed amministrativa quale primo passo per una riconduzione ad equità dell’assetto gestionale. Non è chi non veda come dalla conduzione tecnica ed amministrativa si pretendesse, e si debba pretendere, di realizzare efficacemente quel coinvolgimento di capitali privati, mediante il fund raising, utile a sollevare progressivamente l’Ente locale dal maggior onere di sostentamento economico. Di questo, oggi, vi è ancora traccia insufficiente dal momento che negli anni la Direzione Gallina non abbia adempiuto a tale obiettivo pur essendo stato reiteratamente evidenziato come strategico e come essenziale dall’Amministrazione Mucci.

4.Si rende necessaria la convocazione di una Commissione cultura unitamente alla Commissione bilancio e partecipate che possa approfondire le criticità emerse e valutare le azioni da intraprendere, in modo che si possa informare al piu presto il Consiglio comunale in una seduta convocata allo scopo di fare il punto sullo stato di attuazione del progetto del polo culturale di Gallarate.

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Pubblicato il 05 Luglio 2011
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