E’ del 55% la percentuale dei varesini laureatisi nel 2009 che, nell’ultimo biennio, ha trovato uno sbocco lavorativo sul territorio. Circa il 10% in più rispetto all’anno precedente. Questo dato emerge da
un’indagine condotta tra i 3.517 giovani che proprio nel 2009 hanno conseguito un diploma di laurea. Un’indagine i cui risultati sono nel rapporto Specula Lombardia che fornisce agli studenti preziose indicazioni di orientamento alla scelta della facoltà, con attenzione alle opportunità e alle esigenze del sistema economico locale. Uno strumento volto ad allineare scelte formative e mercato del lavoro: in quest’ottica
Camera di Commercio ne pubblica i risultati alla sezione “Studi e Ricerche” del sito www.osserva-varese.it sviluppato dal suo Ufficio Studi.
Entrando nel dettaglio, durante il 2010 i laureati (triennio 2007-2009) che hanno trovato lavoro a Varese e provincia sono stati 2.371. E la crescita del 10% è risultata superiore alla media della Lombardia, pari al +8,4%.Restano le differenze fra i vari settori. Così, risulta favorevole l’andamento degli sbocchi occupazionali offerti dal terziario commerciale con il 15,1% dei neolaureati avviati al lavoro (nel commercio al dettaglio, all’ingrosso e nel comparto dell’alloggio e ristorazione). In questo settore fa però eccezione il comparto trasporti e logistica, influenzato dalla crisi dall’aeroporto di Malpensa. In miglioramento anche il dato degli occupati nel manifatturiero (chimica, plastica, farmaceutica e industria del sistema moda) con l’inserimento del 15% di giovani laureati. La situazione si mantiene invece stabile, al raffronto con l’anno precedente, nel settore della
metalmeccanica/elettronica. Significativa la percentuale di assorbimento nel terziario sociale con il 46,1% di laureati avviati, negli ambiti istruzione, sanità e assistenza sociale. Per il resto, nella provincia di Varese, come nel 2009, è rilevabile la stagnazione del numero dei laureati assunti nelle attività libero professionali e consulenziali, qualche segnale di lenta ripresa proviene al contrario dai servizi finanziari. Osservando la classifica 2010 degli avviamenti dei laureati (triennio 2007-2009) si rileva che gli indirizzi di laurea maggiormente richiesti dal mercato del lavoro provinciale riguardano le aree: dell’insegnamento e formazione (467), delle professioni mediche e paramediche (311), delle professioni politico-sociali (275) ed economiche (253), delle professioni ingegneristiche (242). Utili le informazioni fornite dal rapporto sugli indirizzi di laurea preferiti dai giovani varesini. Rispetto alla media lombarda, le scelte si orientano verso l’indirizzo linguistico, agrario, alimentare-zootecnico, scientifico-matematico e ingegneristico. È confermata dall’indagine, come prevedibile, la crescente flessibilizzazione dei rapporti lavorativi, in modo simile all’intera Lombardia: le tipologie contrattuali maggiormente adottate dalle imprese del territorio per l’inserimento dei neolaureati sono i contratti a tempo determinato, le collaborazioni (+10,3% vs il 5,6% della Lombardia), il lavoro intermittente (che aumenta di un terzo) e i tirocini (+ 27,7%). C’è da aggiungere, in conclusione, che il contratto a tempo indeterminato, l’apprendistato (applicato soprattutto nella metalmeccanica, commercio ingrosso e nel settore banche e assicurazioni) si affermano in misura proporzionalmente maggiore al confronto con i dati complessivi regionali.
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