Redentore, il peggior quartiere di Busto Arsizio

Una lettrice che abita in via Rossini racconta come non è cambiato nulla da quando si diceva: "Non frequentare quelli di via Rossini"

Egregio direttore,

quando andavo alle medie facevo sempre attenzione a non sedermi mai sul pullman vicino ad uno di "quelli di via Rossini". "Abita in via Rossini" era la spiegazione, senza bisogno di aggiungere altro, dell’atteggiamento bullesco e poco urbano del ragazzino di turno. Per uno strano caso, oggi, abito proprio qui, nella famigerata via Rossini di Busto Arsizio, ingolosita da un appartamento grande con un prezzo piccolo. Vorrei tanto dire che le cose sono cambiate, che la via Rossini non è più un accrocchio di brutti condomini, di case popolari fatiscenti, di marciapiedi bucherellati come se fossero stati minati, di campetti abbandonati e sollazzo di perdigiorno, di aiuole in disordine zeppe di spazzatura, di puzza di tombini intasati, di negozi che chiudono, di bande di ragazzotti chiassosi ad ogni ora del giorno e della notte, di inciviltà e maleducazione.
Beh, mentirei.

Il quartiere Redentore di cui la via Rossini fa parte è, ad oggi, il peggior quartiere di Busto Arsizio e all’orizzonte non si intravvedono speranze che qualcosa possa cambiare.  L’unica volta in cui qualche autorità si fa vedere da queste parti è al mercato del Martedì davanti alle scuole elementari, dove i Vigili svolgono il fondamentale compito di verificare gli scontrini. Meno fondamentale è, evidentemente, far spostare le auto costantemente parcheggiate sui marciapiedi da parte dei soliti cafoni, e che impediscono a mamme e disabili il passaggio con carrozzine e carrozzelle, costringendoli ad aggirare pericolosamente l’ostacolo finendo in mezzo alla strada. In quel caso, ed anche in quelli delle quotidiane chiamate per schiamazzi notturni, Polizia, Carabinieri e Vigili brillano nella loro totale assenza.

Nel giardino comunale transitano, accanto ai bambini, i soliti quattro ubriaconi, con le loro brave lattine di birra scadente in mano: anche in questo caso, nessuna segnalazione ha mai sortito un qualche effetto.
Menomale che tra poco avremo il palazzetto del Ghiaccio! Ah no… quello è a Beata Giuliana! Noi ci terremo l’orrendo e pericolante scheletro della tensostruttura di via Salgari, ritrovo di biscazzieri e pusher, nella totale impunità del ghetto. Vorrei chiedere al Signor Sindaco, al Signor Assessore all’urbanistica: a quando un risanamento per evitare di dover intervenire con l’esercito come a Napoli???

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Pubblicato il 05 Luglio 2011
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