Tangenti, il sindaco smentisce Catalani

Il Comune di Angera smentisce la versione di Vincenzo Catalani sul caso di presunta concussione che coinvolge l’ormai ex assessore. Il sindaco Magda Cogliati (nella foto) e l’assessore al Bilancio Fabio Ponti, interrogati ieri nel corso delle indagini coordinate dal sostituto procuratore di Busto Arsizio Mirko Monti, confermano in sostanza la linea perseguita fino a questo momento dall’amministrazione comunale, e negano ogni coinvolgimento nella trattativa tra Catalani e la ditta Rialti che avrebbe portato all’emissione di permessi di circolazione in cambio di somme di denaro. Secondo la versione dell’assessore, arrestato in flagranza di reato lo scorso 13 luglio dai Carabinieri di Sesto Calende, le elargizioni sarebbero servite a finanziare le società sportive della città (Catalani è anche presidente della locale squadra di calcio) e di questa presunta sponsorizzazione sarebbero stati a conoscenza anche il sindaco e altri membri della giunta.

L’amministrazione, tuttavia, ha fin dal primo momento preso le distanze da questa linea, revocando immediatamente l’incarico a Catalani e successivamente annullando il provvedimento incriminato. 
Gli inquirenti propendono dunque sempre più per l’ipotesi di un’iniziativa personale dell’assessore, anche se le indagini proseguiranno ancora per qualche giorno: nelle prossime ore dovrebbero essere sentiti anche il vicesindaco Luca Tonella e l’ex primo cittadino di Angera, Vittorio Ponti. La concussione sarebbe infatti iniziata già nel corso della precedente legislatura, quando Catalani ricopriva il ruolo di consigliere comunale.